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É nata il 29 febbraio del 1924 dunque ha potuto festeggiare il compleanno solo ogni 4 anni ma i suoi 100 anni li ha vissuti pienamente in questo 2024 bisestile.

Antonina Lo Chiatto è stata sommersa dall’affetto della sua numerosissima famiglia, 5 figli, 12 nipoti e 4 pronipoti e da quello dell’Amministrazione comunale che ha voluto essere presente nella sua interezza per farle gli auguri in questa occasione speciale.

Il Sindaco, Marcantonio Spera, le ha consegnato una targa ricordo e si e fermato a chiacchierare ed a scherzare con lei in particolare di calcio.

«Una nonnina vispissima, lucida ed estremamente simpatica e comunicativa. Segue il calcio ed ha una sua squadre del cuore – racconta Virginia Pascucci, Presidente del Consiglio comunale – Antonina ha avuto una vita dura, ha sempre lavorato nei campi e ha cresciuto i figli praticamente da sola in quanto il marito è stato a lungo all’estero. Una donna davvero fantastica».

Una vita veramente dura quella di Antonina, prima figlia e unica femmina con 9 fratelli maschi. Poi l’amore per quello che diventerà suo marito, Luigi Moscaritolo (scomparso 12 anni fa), fidanzamento contrastato dal padre. Ma lei era troppo innamorata e lo ha voluto a tutti i costi, lo ha sposato e ne ha pagato le conseguenze, diseredata da ogni bene e costretta a cominciare da zero nonostante una famiglia benestante alle spalle. Poi lui ha iniziato a spostarsi all’estero perchè era l’unico modo per sostentare la famiglia, Venezuela, Germania e ben 15 anni in Svizzera. Tant’è che il primo figlio, Antonio, molto più grande degli altri, Lina, Maria, Berardino e Pina, ha visto il padre per la prima volta a 10 anni. Dunque lei ha cresciuto praticamente da sola i suoi figli senza l’aiuto di nessuno, se non dei cognati e delle cognate con i quali c’è stato sempre un buon rapporto e le hanno tenuto compagnia mentre il marito era all’estero. Con tanti sacrifici però la coppia è riuscita a mettere un po’ di soldi da parte, a costruire la casa dove tutt’ora Antonina vive con uno dei figlie e a dare tutto quanto necessario ai bambini.

« È stata una donna molto forte – afferma la figlia, la giornalista Pina Moscaritoloci ha protetto, ci ha cresciuto benissimo senza mai farci mancare nulla. La ricordo, quando io ero piccola, avvolta nel suo scialle nero che ci teneva tutti intorno a sé nel letto durante una terribile nevicata. Non ci ha mai dato una carezza, un bacio o un abbraccio, diceva sempre che “i figli si vogliono bene quando dormono” e questo, a mio avviso, dovrebbe essere un insegnamento per noi genitori di oggi che facciamo gli amici dei figli. Ancora adesso è una donna severa che ci rimprovera se non andiamo a trovarla con puntualità. Gode di ottima salute, si ricorda di ogni cosa e vive una vita normale, si fa accompagnare a messa e al cimitero».