“Autonomia differenziata: Rischio o Opportunità?” – E’ ancora il disegno di legge, proposto dal Governo Meloni e del Ministro Calderoli, a temere banco nel dibattito politico provinciale.
La concessione di maggiori e quasi completi poteri alle Regioni è stata discussa nella Sala del Centenario della Basilica della Madonna delle Grazie grazie al Centro Studi del Sannio che ha voluto organizzare un convegno. L’autonomia differenziata, approvata dal Senato ed ora in discussione alla Camera, è secondo alcuni, una riforma che affosserà ancora di più quello che rimane del servizio pubblico, affosserà i diritti sociali e lo stesso concetto di eguaglianza di tutti i cittadini rispetto alla valutazione dello Stato centrale.
Ma ovviamente ci sono formazioni politiche a partire dalla Lega, ma anche Fratelli d’Italia e Forza Italia, che ritengono che questo disegno di legge possa avere positive ricadute a favore di tutti i cittadini che ne ricaveranno benefici e opportunità.
Dopo i saluti introduttivi di padre Davide Panella, assistente ecclesiastico del Centro Studi del Sannio, e Paolo Palumbo, direttore Centro Studi del Sannio, c’è stata la relazione di Carmine De Angelis, docente di Diritto Pubblico all’Università di Roma “Foro Italico”. Il docente ha discusso in termini tecnici sottolineato come il disegno di legge colmi lacune normativa. Ha ricordato come già nel 2001 si era avviato un discorso simile ma quella riforma aveva lacune. Sulle polemiche che si sono scatenate in questi mesi tra gli opposti schieramenti, il docente bacchetta tutti: “E’ una guerra che manca il bersaglio principale”.
Protagonisti del dibattito anche anche i politici con Alberto Mignone, segretario della Lega di Benevento, e Vito Fusco, vicepresidente dell’Associazione Sindaci del Sud – Direzione Pd Sannio.
Mignone ha detto: “Si sta creando un grande caos a livello mediatico rispetto ad un’interpretazione già adottata nel 2001 con la riforma del titolo V della Costituzione. Io credo che si dovrebbe applaudire ad una norma a chi aveva meno ad un attuazione di una norma. Era stata votata con una certa enfasi ma mai realizzata. Sento parlare di guerra civile di secessione. Sono argomenti delicati. Le sicurezze ci saranno con l’approvazione definitiva. E’ la base per dare ad ogni Regione di potersi misurare con il territorio. Ha paura dell’autonomia differenziata chi non è capace di svolgere il compito o quegli obiettivi che sbandiera in campagna elettorale. L’autonomia differenziata non deve fare paura e poi aspettare l’attuazione pratica della normativa. Il Governo ha assicurato che non ci saranno pericoli su divisioni tra cittadini e territorio gli italiani saranno tutti uguali”.
Di parere opposto, Vito Fusco. Il vicepresidente dell’Associazione Sindaci del Sud, componente della direzione Pd Sannio nonchè Sindaco di Castelpoto ha attaccato: “E’ un rischio per tutto il paese soprattutto per le aree fragili. Il percorso è fatto in maniera frettoloso. Siamo contrari ad ogni tipo di autonomia. Una legge che spacca il paese, lo frantuma in piccoli pezzetti. Ci saranno problemi di coordinamento. I divari aumenteranno. Si avranno ripercussioni sul gettito fiscale. Noi respingiamo con fermezza questa ipotesi di autonomia sperando che nel processo parlamentare ci sia un ravvedimento”.