Gestisce un locale nel Casertano, noto e frequentato da vip, compresi calciatori di serie A, l’imprenditore Michele Maravita, cui la Polizia di Stato ha posto sotto sequestro beni mobili e immobili per 1,5 milioni di euro. I poliziotti hanno hanno notificato un decreto del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (sezione Misure di Prevenzione) su proposta del questore di Caserta: i sigilli riguardano due immobili, quattro società, diversi rapporti finanziari e bancari, auto e una barca, intestati a familiari dell’imprenditore che, secondo la Divisione Anticrimine della Questura di Caserta, sarebbero stati acquistati con i proventi di attività delittuose. Il locale finirà sotto amministrazione giudiziaria. Già condannato in via definitiva dalla Corte di Appello di Napoli per associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento all’immigrazione clandestina, Maravita è ritenuto socialmente pericoloso anche perché genero del boss del clan Belforte di Marcianise Antonio Della Ventura, quest’ultimo considerato il “capozona” di Caserta, da anni in carcere al 41bis. I poliziotti hanno acquisito contratti di compravendita di beni, di quote societarie, nonché numerosi altri atti pubblici che hanno interessato negli ultimi vent’anni l’intero nucleo familiare di Maravita, verificando poi, per ogni transazione, le connesse movimentazioni finanziarie in base alle quali è stata creata la provvista per acquistare il bene; è emerso che Maravita e i congiunti, al momento dell’acquisto dei vari beni, non avevano la disponibilità economica per comprarli, e che dunque beni mobili e immobili sono stati acquistati grazie alla contiguità con il clan Belforte. Durante l’esecuzione del provvedimento, la Polizia è stata supportata dall’unità cinofila anti-valuta della Guardia di Finanza e dal personale del servizio veterinario dell’Asl di Caserta.
Sequestro da 1,5 milioni al genero del boss del clan Belforte
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