Tempo di lettura: 5 minuti

Il settore del gambling è soggetto ad una serie di normative che servono per regolarne i meccanismi. Fra queste troviamo anche alcune opportunità che tengono in seria considerazione il problema della ludopatia. Si parla nello specifico dell’auto-esclusione dal gioco a distanza, che dà la possibilità agli utenti di “negarsi” qualsiasi attività online relativa a questo campo. L’auto-esclusione, in altri termini, è utile per staccare la spina dal gioco telematico, ad esempio quando si capisce che si sta adottando un comportamento eccessivo. Ma come funziona, nello specifico?

Come funziona l’auto-esclusione dal gioco a distanza?

L’auto-esclusione nel gioco a distanza rappresenta una misura di sicurezza di carattere sociale, progettata per assistere gli individui che desiderano controllare il proprio comportamento in relazione al gioco d’azzardo. Questo meccanismo, progettato e gestito dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), consente ad un giocatore di richiedere in modo volontario la limitazione del proprio accesso ai servizi di gioco a distanza.

Come si legge nella pagina ufficiale del sito dell’ADM, il processo di auto-esclusione offre diverse opzioni temporali: un giocatore può infatti scegliere di autoescludersi per 30, 60, 90 giorni o optare per un periodo indefinito. Durante il periodo di auto-esclusione, il giocatore è tenuto a rispettare il divieto di aprire nuovi conti di gioco. Le piattaforme di gioco ADM, dal canto loro, sono obbligate a rispettare questa restrizione e ad impedire che il giocatore crei ulteriori account per scommettere o giocare.

È importante notare che, nonostante la restrizione all’attività di gioco, il giocatore mantiene il diritto di ritirare eventuali vincite accumulate prima dell’auto-esclusione. Questo aspetto sottolinea la distinzione tra la restrizione al gioco attivo e la gestione delle finanze accumulate in precedenza. Inoltre, durante il periodo di auto-esclusione, esiste la possibilità di chiudere completamente i conti di gioco, dando comunque la possibilità all’utente di ritirare il saldo rimanente.

Tale opzione favorisce una rottura definitiva con l’ambiente del gambling, se si capisce di avere un problema di dipendenza. Nel caso in cui l’auto-esclusione sia stata impostata senza una scadenza definita, dopo sei mesi il giocatore ha la possibilità di chiederne la revoca. Alla fine del periodo di auto-esclusione temporanea, la riattivazione dell’accesso ai servizi di gioco avviene in modo automatico, permettendo all’utente di decidere se riprendere o meno a giocare.

Se il periodo di autoesclusione non è ancora terminato, il giocatore non può giocare online presso un casinò ADM, né chiedere la revoca. Se si è in questa situazione, c’è una guida online che dice cosa fare se si ritiene opportuno tornare a giocare. L’approfondimento in questione, ad esempio, spiega che l’auto-esclusione non impedisce di giocare presso un casinò fisico o iscrivendosi ad un casinò online non ADM.

Altre informazioni utili sull’auto-esclusione

Per rendere il processo di auto-esclusione più accessibile e sicuro, viene utilizzato il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID). Si tratta di uno strumento che consente di gestire e monitorare le proprie limitazioni in modo autonomo, attraverso il sito web dell’ADM al seguente indirizzo. Per supportare gli utenti nel processo di autoesclusione, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha inserito un’apposita sezione FAQ sul proprio portale online ufficiale. Si consiglia di leggerla, per ottenere una panoramica completa sul tema.

L’auto-esclusione dal gioco a distanza non si limita ad un singolo concessionario, ma si estende a tutti i portali autorizzati dall’ADM, assicurando così una protezione più ampia e uniforme. Se un individuo desidera revocare l’auto-esclusione senza l’uso dello SPID, può procedere rivolgendosi direttamente al concessionario: ciò, come detto, può avvenire soltanto se scade la finestra prevista (tempo determinato), o dopo i 6 mesi. In quel caso, bisognerà fornire il proprio codice fiscale e un documento di identità valido.

Inoltre, l’auto-esclusione non deve essere confusa con la sospensione di un singolo account presso un portale di casinò, dato che quest’ultima è una misura temporanea e meno estensiva. Infatti, in tal caso non viene coinvolta l’ADM, visto che l’esclusione volontaria avviene su una singola piattaforma e per mano della società che la gestisce. Ed è bene specificare che tale opzione non è sempre presente nei casinò telematici, in quanto non obbligatoria per legge.

Infine, l’ADM ha messo a disposizione anche un numero verde nazionale (800558822), che fornisce assistenza e supporto ai giocatori che hanno domande o che necessitano di aiuto nel processo di auto-esclusione. Questa risorsa risulta particolarmente utile per garantire un accesso immediato all’assistenza, senza il bisogno di navigare attraverso le varie sezioni del sito web.

Conclusioni

In definitiva, l’auto-esclusione dal gioco a distanza è uno strumento di grande rilevanza, dato che va incontro a tutte le persone che capiscono l’importanza di approcciare il gambling con cautela. Il benessere individuale, infatti, deve sempre essere messo in cima alla lista delle priorità. Opzioni come questa, dunque, possono aiutare una persona a gestire con maggior controllo la propria attività dedicata al gambling digitale, così da prevenire qualsiasi problematica legata alla ludopatia.