“Mi piacerebbe incontrare il governatore campano De Luca per fare un tavolo insieme con i colleghi Musumeci e Salvini sul tema delle infrastrutture partendo dalla nautica da diporto; basta con gli insulti. Faccio un appello a De Luca per lavorare insieme”. Così la ministra del Turismo, Daniele Santanchè, durante il suo intervento agli Stati Generali del settore nell’ambito della 50/a edizione del Nauticsud a Napoli. E, riferendosi ad una frase pronunciata ieri da De Luca, ha aggiunto: “Non siamo parcheggiatori abusivi“.
“De Luca mente sapendo di mentire” afferma la ministra Daniela Santanchè rispondendo ad una domanda dei giornalisti sulla polemica per i fondi di coesione. Parlando al termine del suo intervento agli Stati Generali della nautica in corso a Napoli nella Mostra d’Oltremare a Napoli nell’ambito del Nauticsud, il ministro ha detto: “Noi assolutamente facciamo la nostra parte, la Campania, come tutte le altre Regioni, avrà i fondi che deve avere perché ci mancherebbe altro per un territorio così importante se non venissero dati. Credo che si potrebbero fare tante cose serie, ma non è con gli insulti che si riesce a costruire una squadra”.
“Gli appelli? Glieli faccio da quando sono diventata ministro, sono venuta a Napoli in più occasioni, ho sempre chiesto al governatore De Luca di vederlo e incontrarlo, non lo incontro mai” ha evidenziato Santanchè e ha tenuto a sottolineare: “Sono a disposizione, non sono un parcheggiatore abusivo, voglio fare le cose non abusive ma le voglio fare bene, non so se lui ha qualcosa contro. Io sono a favore dell’Italia, della Campania, di Napoli. Forse a lui gli stiamo antipatici; io non voglio costruire parcheggi, io voglio costruire porti”.
Partendo dall’analisi del settore della nautica il ministro ha poi spiegato: “Serve la volontà: dobbiamo mettere in piedi una squadra partendo dal Governo nazionale ma abbiamo bisogno anche della Regione, dei Comuni, e quindi dobbiamo lavorare tutti insieme per cercare di trarre i più vantaggi possibili su questo tipo di turismo che è molto importante e che serve anche per altri turismi. Noi siamo consapevoli dei bisogni e ce la mettiamo tutta”.
Sul tema della carenza dei posti barca e dei porti turistici “il governo c’è ma abbiamo bisogno di tutte le istituzioni per poter andare avanti, ed è questo che vogliamo fare”. Lo ha detto la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, parlando a Napoli agli Stati Generali della nautica da diporto.
“C’è il tema della burocrazia – ha ancora detto la ministra – abbiamo anche un problema di legalità, tanti ormeggi sono in mano a chi non dovrebbe averli. Ma nessuno mai una mattina si è svegliato e ha capito che Napoli non ha la ‘marina’? Mi sembra sia un tema che non si sia mai affrontato. Adesso si sta affrontando il tema dei porti, lo ha detto bene il collega Musumeci, lo dice bene il ministro Salvini”.
“Il turismo è parte essenziale dell’economia nazionale. Questo sistema può migliorare ancora e favorire lo sviluppo economico di molti territori italiani, in particolare quelli che possono sfruttare la risorsa mare” ha detto la ministra Daniela Santanchè all’incontro a Napoli sul tema “Blue Economy e Turismo: leve di sviluppo territoriale”.
Parlando agli Stati Generali della nautica nell’ambito della 50/a edizione del Nauticsud nella Mostra d’Oltremare, la ministra ha poi proseguito: “La blue economy è una politica che va implementata e che risulta importantissima per l’Italia che ha molte opportunità grazie alla lunghezza della nostra costa.
La nautica ha un ruolo importante all’interno della Blue Economy sia per i numeri del comparto, vero vanto del made in Italy, ma soprattutto per l’indotto che genera grazie all’economia della filiera e anche a quelle per volano che produce. La nautica da diporto è il vero motore di sviluppo economico per il Centro Sud”.
“Non bisogna criminalizzare la nautica e gli armatori, retaggio di vecchie ideologie – ha ancora affermato Santanchè – ma anzi sostenere questa filiera. L’assenza di posti all’ormeggio, di infrastrutture adeguate limita la potenzialità di sviluppo. È assurdo che una città come Napoli non abbia un Marina degna di questo nome, e che i costruttori rischino di perdere la domanda di acquisto perché non ci sono i posti all’ormeggio. La nautica da diporto realizza anche, per volano, ricchezza indiretta grazie ad un turismo, quello del diportismo nautico che, una volta a terra, usufruisce delle risorse culturali, di ristorazione e del commercio”.
Dal canto suo il presidente di Afina (Associazione filiera italiana della nautica) – promotrice del Salone internazionale insieme con la Mostra d’Oltremare – Gennaro Amato ha affermato: “Il ministro ha ribadito pubblicamente quanto mi aveva già confermato in un colloquio privato. Siamo grati a chi vede la nautica con uno sguardo obiettivo e non contaminato da idee vetuste e limitate. Sono certo che anche il ministro Urso, che dsarà con noi venerdì prossimo, dopo gli interventi dei suoi colleghi Musumeci e Santanchè, avrà parole di conforto per il comparto”.