Un anno e otto mesi è la sentenza di condanna inflitta dai giudici della Corte d’Appello de l’Aquila per l’ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo, nel processo in corso dinanzi alla Corte d’Appello sulla tragedia che il 18 gennaio 2017 vide 29 persone, tra il cui il 28enne di Valva, Stefano Feniello, morire sotto le macerie dell’hotel Rigopiano di Farindola, travolto da una slavina. Con Provolo sono stati condannai anche due dirigenti, il tecnico comunale Enrico Colangelo a 2 anni e 8 mesi, e il dirigente della Prefettura di Pescara, Leonardo Bianco ad 1 anno e 4 mesi. Provolo, Colangelo e Bianco erano stati assolti nel processo di primo grado. Confermate invece le condanne per gli altri imputati e confermate le 22 assoluzioni del processo di primo grado. La sentenza, letta a porte chiuse, è giunta poco fa, al termine di cinque ore di camera di consiglio dei giudici della Corte d’Appello.
Ad attendere dinanzi al tribunale de l’Aquila la sentenza, i parenti delle vittime tra cui Alessio Feniello e Maria Perilli, i genitori di Stefano Feniello, che non hanno mai smesso di invocare giustizia e verità per le 29 vittime del resort.
Insieme alla famiglia Feniello, anche il legale, l’avvocato Camillo Graziano: “La sentenza – dice il legale ad Anteprima24 – è rimasta praticamente invariata. Attendiamo il 10 maggio per conoscere le motivazioni della sentenza della Corte d’Appello e comprendere le motivazioni che sono alla base di questa decisione. Poi – chiosa- valuteremo l’ipotesi di ricorrere in Cassazione”.
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