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Un nuovo sequestro da 43 milioni di euro è stato eseguito dalla Guardia di finanza di Salerno, su disposizione della procura: il provvedimento è stato emesso dal Riesame, riformando così l’iniziale provvedimento di rigetto parziale emesso dal Gip a dicembre. La misura nell’ambito delle indagini sul gruppo di società riconducibile all’imprenditore Giovanni Attanasio, 63 anni, operante principalmente nei servizi di pulizia, facchinaggio e logistica, posto oggi agli arresti domiciliari. Attanasio, secondo le accuse, si sarebbe avvalso di una serie di cooperative da cui avrebbe ricevuto, nel periodo compreso dal 2013 al 2019, fatture per operazioni inesistenti per circa 175 milioni di euro, traslando in capo a quest’ultime gli obblighi fiscali, di fatto mai adempiuti.
In tale ambito, era stato già eseguito, lo scorso 13 dicembre, il provvedimento di accoglimento parziale emesso dal Gip per un importo complessivo di 34 milioni di euro. La frode avrebbe consentito di ottenere, oltre che un indebito risparmio fiscale, un vantaggio concorrenziale sul mercato, permettendo di applicare prezzi inferiori a quelli praticati da imprese operanti nel medesimo settore. Tali condotte, secondo la pronuncia del Riesame, in attesa di giudizio definitivo in dibattimento, configurerebbero i reati di dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture false e mediante altri artifici.
L’ammontare complessivo dei beni sequestrati giunge quindi oggi a circa 77 milioni di euro.