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Un invito a dedurre nei confronti di 18 persone, già dipendenti del Centro per l’Impiego di Teano (Caserta), è stato notificato dalla Guardia di Finanza su delega della Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania per i delitti di truffa aggravata e false attestazioni.

Si tratta di episodi di assenteismo dal posto di lavoro, che portarono nel marzo 2021 all’emissione da parte del Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere di otto misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, oltre che al sequestro di somme per oltre 20mila euro; le misure furono emesse per gli indagati la cui condotta fu ritenuta più grave. Dei 18 “invitati” stamani 15 sono ancora attualmente in servizio a Teano, due già nel 2021 invece non vi lavoravano più. A mettere in moto l’indagine penale e quella contabile, entrambe portate avanti dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta, fu la segnalazione inviata dal Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Le Fiamme Gialle casertane, attraverso investigazioni classiche come l’osservazione, il controllo e i pedinamenti dei sospetti, ma anche intercettazioni telefoniche e videoregistrazioni, scoprirono che i 18 dipendenti del Centro per l’Impiego si assentavano in maniera sistematica; in particolare i militari “fotografarono” un arco temporale di cinque mesi nel 2019, durante i quali gli indagati si sarebbero assentati totalizzando quasi mille ore di abbandono illecito dal lavoro. Secondo gli investigatori gli indagati avrebbero prima falsificato gli orari di ingresso e di uscita sul registro delle presenze giornaliere, timbrando poi il cartellino marcatempo. La Procura contabile ha emesso così provvedimenti di inviti a dedurre contestando agli addetti un danno di oltre 177mila euro (177.336 euro), pari tanto al profitto ingiustamente ottenuto che al danno arrecato all’Ente.