Il Nursind Salerno, attraverso il suo segretario generale, Biagio Tomasco, esprime profonda preoccupazione e sdegno in merito alle recenti determinazioni della direzione generale per la Tutela della Salute della Regione Campania, emerse in seguito all’interrogazione a risposta scritta sulla mancata corresponsione delle prestazioni aggiuntive per l’attività di vaccinazione per combattere il Covid. Il caso ha trovato origine in seguito a un’interrogazione a risposta scritta formulata attraverso un apposito quesito dalla consigliera regionale Maria Muscarà dopo la segnalazione del Nursind Campania.
Come evidenziato in una nota del 26 gennaio scorso, infatti, si apprende che l’80% delle somme rendicontate alle Aziende sanitarie è stato erogato, mentre il restante 20% rimane oggetto di ulteriore determinazione da parte della Regione.
Il Nursind Salerno sottolinea che, con precedenti note inviate nel 2021, aveva già sollevato la problematica del mancato riconoscimento delle tariffe previste dalla legge 178/2020, per le attività di vaccinazione svolte dal personale medico ed infermieristico.
“Le risposte vaghe ed evasive ricevute sono inaccettabili. La decisione di pagare le prestazioni con tariffe orarie per lavoro straordinario anziché quanto previsto dalla Legge 178/2020, con una perdita economica media di 34 euro pro capite, è ingiustificabile. È altresì inaccettabile l’ulteriore sforamento dei fondi contrattuali, comportando un ricorso al piano di rientro per il recupero delle somme erogate in surplus”, ha detto Tomasco.
Il Nursind Salerno chiede pertanto alle autorità competenti di rivalutare immediatamente le tariffe già erogate, adeguandosi a quanto previsto dalla Legge 178/2020, con la corresponsione della differenza oraria. Pressing anche la rideterminazione dei fondi contrattuali, reintegrando le somme erroneamente prelevate dal fondo disagio.
Il segretario generale del Nursind Salerno, attraverso una nota, si è appellato direttamente ai vertici di Asl Salerno e all’Azienda “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno affinché possano affrontare con urgenza la situazione e ristabiliscano la giustizia retributiva per il personale coinvolto nelle attività di vaccinazione. In caso di mancato riscontro immediato, il Nursind Salerno si riserva il diritto di attivare il proprio ufficio legale per il recupero coatto delle somme dovute ai lavoratori e di valutare le azioni da intraprendere nei confronti di Enti e aziende sanitarie coinvolte.