Gli agricoltori casertani sono scesi in strada stamani con una marcia di cinquanta trattori, per circa duecento partecipanti, partita intorno alle 9 da un centro commerciale di Teano. La lunga fila di mezzi agricoli ha percorso la Statale Appia, bloccando quasi del tutto il traffico veicolare, per giungere ad un altro centro commerciale situato a Capua, posto poco prima del casello autostradale dell’A1. A seguire la marcia le forze dell’ordine, che non segnalano al momento problemi di ordine pubblico. La protesta è contro la crisi del comparto agricolo ormai “insopportabile”, che già ha portato in strada in Italia e in buona parte dell’Europa migliaia di allevatori.
“Mentre gli agricoltori si rivoltano in tutta Europa tanto che sono arrivati a Bruxelles fuori alla sede europea, mentre i nostri allevatori campani si stanno rivoltando per le scelte scellerate di sterminare oltre 100mila bufale sane, arriva la notizia che l’Europa spenderà altri 50 miliardi di euro per la causa dell’Ucraina. Con una guerra che si sta scatenando in casa, mentre questa casa sta crollando, si continuano ad inviare soldi ed armi all’Ucraina permettendo il prosieguo di questa guerra scellerata”. E’ quanto dice la consigliera regionale della Campania (gruppo misto), Maria Muscarà.
“L’Europa si dimostra sempre più una matrigna, paga per non coltivare e ci toglie autonomia alimentare. Ormai non ci sono più fondi diretti dall’Ue per gli agricoltori come prima, se non a condizioni cosiddette ‘green’, obbligando gli agricoltori a ridurre la produzione di grano, coltivando in periodi specifici e non coltivando gli stessi campi per anni consecutivi, praticamente il fallimento delle aziende. Ora sono sul piede di guerra e bloccheranno ad oltranza le città nei prossimi giorni.
Se non soddisfano tali condizionalità non ricevono fondi. Gli agricoltori non devono affidarsi ai partiti che ora vogliono cavalcare l’onda!”, conclude Muscarà.