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Prima hanno portato via il cellulare ad alcuni ragazzini, poi ad un altro giovanissimo in viale Colli Aminei. Utilizzando una pistola scenica, a bordo di uno scooter con targa coperta hanno messo a segno, la notte scorsa, tre rapine a mano armata. Ma i due 18enni, entrambi incensurati, sono stati bloccati ed ora dovranno rispondere di rapina aggravata.
Sono stati i militari della stazione e del nucleo operativo del Vomero ad arrestarli in strada, dopo una rocambolesca fuga: addosso avevano 50 euro e 4 telefonini, tra questo uno smartphone rapinato poco prima nel centro di Pozzuoli ad un ragazzo. Sono stati portati entrambi al carcere di Poggioreale. Continuano l’indagini per verificare il loro coinvolgimento in altri episodi simili.

E’ figlio di un 34enne pregiudicato per rapina e droga, ucciso con dieci colpi di pistola sparati da sicari spacciatisi per carabinieri, uno dei due diciottenni incensurati arrestati con l’accusa di essere i responsabili di alcune rapine commesse a Napoli, ai danni di giovanissimi.
L’omicidio piuttosto cruento risale al maggio 2016: i killer spararono una raffica di proiettili alla vittima (che era ai domiciliari) la quale aprì l’uscio ritenendo che davanti si sarebbe trovato i militari dell’arma.
Secondo quanto emerse dalle indagini il 34enne venne trucidato in un agguato di chiara matrice camorristica scattato a causa di dissidi scoppiati per la gestione di una piazza di spaccio nella zona occidentale della città.