Sono 107, in Campania, gli istituti scolastici che dovranno fare a meno della propria autonomia in base al ridimensionamento, soltanto 18 nel Veneto e tre in Toscana. La mappa geografica parla chiaro: la legge che accorpa gli istituti che non hanno più di 900 alunni ha penalizzato il Sud ed in modo particolare la Campania che risulta essere la regione con il maggior numero di tagli. Includendo anche gli istituti che dovranno subire l’unione con altre scuole, sono 250 le dirigenze interessate. In provincia di Salerno il provvedimento riguarda 29 istituti, tre nel comune capoluogo.
A dare i numeri è stato questa mattina il parlamentare del Partito Democratico, Piero De Luca che ha presentato una proposta di legge, sostenuta anche dal Movimento Cinque Stelle con la quale chiede al governo nazionale di tornare indietro e rivedere, condividendoli con le Regioni, che in base alla legge hanno competenza in materia scolastica, i criteri per accorpare e ridurre i costi che è una delle motivazioni alla base del provvedimento di ridimensionamento scolastico. Il prossimo anno, se non cambierà nulla, in Campania altre 100 scuole dovranno dire addio all’autonomia.
“Quello che non è emerso con chiarezza fino ad ora è che questi tagli sono stati la diretta conseguenza della scelta del Governo nazionale di adottare dei criteri neutrali ma che hanno finito per penalizzare la Campania, il Sud e le aree disagiate– ha fatto notare Piero De Luca- è un antipasto di quello che potrà accadere con l’autonomia differenziata ed anche per questo siamo pronti ad indire una grande mobilitazione che vedrà al nostro fianco anche l’assessore regionale Lucia Fortini”.