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Nel cuore della Via Lattea si nasconde un tipo di stella mai osservato prima, rimasto finora celato alla vista dei telescopi da grandi quantità di polveri e gas: soprannominate ‘vecchie fumatrici’, sono oggetti misteriosi che si spengono lentamente fino a diventare quasi invisibili, per poi emettere improvvisamente nuvole di fumo, un fenomeno del tutto inaspettato. La scoperta è stata resa possibile dal monitoraggio durato 10 anni di quasi un miliardo di stelle, guidato dall’Università britannica dell’Hertfordshire. Allo studio, pubblicato sulla rivista della Royal Astronomical Society, ha contribuito anche l’Istituto Nazionale di Astrofisica, con gli Osservatori di Capodimonte e di Roma. L’obiettivo principale dei ricercatori guidati da Philip Lucas era trovare stelle appena nate, chiamate anche protostelle, e osservarle durante le tipiche esplosioni che avvengono nel disco di materia che ruota lentamente intorno a loro. Sono ancora poco chiari, infatti, i meccanismi alla base di questo fenomeno, i cui effetti possono durare per mesi, anni o anche decenni. Durante le osservazioni compiute con i telescopi Vista e Vlt dello European Southern Observatory, in Cile, gli autori dello studio hanno individuato 32 di questi astri nascenti: in alcuni casi, le esplosioni a loro collegate ne hanno aumentato la luminosità anche di 300 volte. Ma i dati hanno rivelato anche qualcosa di imprevisto: 21 stelle giganti rosse vicino al centro della Via Lattea, che mostravano un comportamento misterioso. Ulteriori analisi hanno poi confermato che si trattava di un nuovo tipo di stelle in età avanzata: “Queste stelle anziane restano in silenzio per anni o decenni e poi emettono nuvole di fumo in un modo del tutto inaspettato”, commenta l’argentino Dante Minniti dell’Università cilena Andres Bello, tra gli autori dello studio; “Sembrano molto fioche e rosse per diversi anni, al punto che a volte non riusciamo a vederle affatto”.