Tempo di lettura: 4 minuti
Papa Francesco ha incontrato in udienza speciale nella Sala Clementina del palazzo Apostolico i sindaci e i membri dell’associazione Asmel. A guidare la delegazione composta da 200 sindaci e amministratori locali provenienti da ogni parte d’Italia il presidente Giovanni Caggiano e il segretario generale Francesco Pinto.
 
Nel suo discorso il Santo Padre ha evidenziato come i cittadini dei piccoli Comuni «scontano divari importanti in termini di opportunità, e questo resta una fonte di diseguaglianza» che spesso «spinge la parte più intraprendente della popolazione ad andarsene”.
Tra le fasce tricolori presenti anche il sindaco di San Potito Ultra Porfido che commenta: “Con immenso onore e con grande emozione che desidero condividere un capitolo straordinario della mia esperienza come Sindaco.
Ieri, insieme ad altri Primi Cittadini provenienti da tutta Italia, ho avuto il privilegio di essere ricevuto in udienza privata dal Santo Padre, Papa Francesco, presso la Sala Clementina del Palazzo Apostolico. In questo luogo impregnato di storia e spiritualità, ho avuto l’opportunità di rappresentare con orgoglio la nostra amata comunità di San Potito Ultra.
 
Durante l’incontro il Santo Padre ha condiviso con noi parole di saggezza e di incoraggiamento sul nostro delicato ruolo al servizio delle comunità, toccando le più profonde corde della nostra anima. In particolare, il Santo Padre ci ha sottolineato l’importanza delle nascite.
Un tema cruciale che tocca le radici del nostro futuro! Il cuore di una comunità risiede nei suoi giovani, e noi, in qualità di Sindaci, dobbiamo essere custodi attenti di questo prezioso patrimonio.
Sono onorato di aver rappresentato la nostra terra di fronte al massimo rappresentante della cristianità e di aver consegnato nelle sue preghiere le speranze della nostra comunità, vivendo questo incontro come un momento di profonda connessione.
Aver avuto il privilegio di confrontarmi direttamente con il Santo Padre è stato un dono inestimabile che mi ha arricchito interiormente. È stato il riflesso di un impegno costante verso il progresso e la sussidiarietà, sostenuto con fervore dall’Associazione ASMEL , a cui va il mio ringraziamento più sincero. Attraverso preziose iniziative come queste, Asmel dimostra una costante attenzione ai bisogni dei territori e delle persone che li abitano”.
 
E il sindaco di Caposele Lorenzo Melillo: “Ho avuto l’onore di incontrare il Santo Padre in Vaticano in un’ udienza riservata a una delegazione di Sindaci dei Comuni innovatori di Asmel. Questo incontro è stato un momento di intensa riflessione ed emozione, che da uomo e Sindaco laico mi ha arricchito fortemente.

Caposele fa parte dei Comuni innovatori, l’innovazione in questo mondo in continuo cambiamento non può pensare a una Chiesa che non parta dal senso di comunità e di appartenenza, lo stesso vale per i Comuni. Per noi piccoli Comuni delle aree interne l’innovazione non può che essere la ricerca dell’unione, il superamento di vecchi steccati, la capacità di organizzare i nostri Paesi per resistere insieme al fenomeno dello spopolamento.
 
Papa Francesco ha espresso notevole preoccupazione per lo spopolamento delle aree interne e posto l’accento sul problema della bassa natalità.
Questo pensiero ci coinvolge molto, anche perché la nostra Irpinia è cosi legata alla figura di San Gerardo protettore delle partorienti, delle mamme e dei bambini.
Il Papa, inoltre, ci chiede di difendere il patrimonio naturale, altra caratteristica della nostra terra, e per noi Caposelesi il pensiero non può non andare alla nostra amata acqua, rispettiamola e non sprechiamola.
Il messaggio che dobbiamo quindi fare nostro dall’incontro di ieri è quello di essere uniti come comunità per crescere insieme, in ogni senso, con ogni piccolo contributo che ognuno di noi può dare, insomma di crederci e non arrenderci.
Voglio chiudere con le sue parole di vicinanza e incoraggiamento a noi piccoli Comuni delle aree interne:_Il vostro impegno e il vostro lavoro cerca di contribuire a tutelare la dignità delle persone e a curare la casa comune, anche con risorse scarse e tra mille difficoltà. Di questo impegno c’è un bisogno crescente, invito a non abbassare la guardia e a non lasciarvi scoraggiare_” Grazie Papa Francesco”.