Fratelli d’Italia va al congresso, dopo un lungo periodo di commissariamento, sulla scia dell’affermazione del governo Meloni. Nel primo dei due giorni congressuali che vede candidati alla guida del partito Ines Fruncillo e Aniello Mainolfi, erano presenti il vice ministro Edmondo Cirielli e a sorpresa anche il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Fratelli d’Italia punta, sulla scia del governo nazionale, a confermarsi anche in provincia di Avellino.
“Oggi grande al segretario Antonio Iannone si è costituita una bella classe dirigente – ammette Cirielli – Accompagnata dal grande risultato di Giorgia Meloni, l’impegno Gianfranco Rotondi e Giulia Cosenza, abbiamo fatto un grande lavoro. Ora tocca agli avellinesi, ci sarà un bel congresso, siamo contenti della crescita del partito”.
“Come da statuto i capoluoghi di provincia vengono stabiliti dalla direzione nazionale – afferma – C’è anche un ragionamento da fare con i partiti alleati. E’ chiaro che la posizione che esprimerà il partito, il segretario e l’esecutivo provinciale, dipenderà su come si andrà a votare”. “Se c’è la possibilità del simbolo è questa la via maestra – conclude – Io penso che il nuovo partito decida insieme, vediamo gli alleati cosa propongono. Credo che sia ancora prematuro, il dibattito si aprirà successivamente”.
“Fratelli d’Italia ha nel centrodestra il ruolo che aveva il Popolo della Libertà di Silvio Berlusconi – fa eco, Rotondi – Lo dicono i numeri 30%, significa più della Forza Italia dei tempi d’oro, quasi quanto il PDL e quanto l’ultima Democrazia Cristiana. Quando si sente dire, Fratelli d’Italia la destra saluti e baci, ma questa è la DC non è la destra”.
“La radiazione sul territorio non è un mio compito – afferma – Io rappresento una forza alleata di Fratelli d’Italia, anche se ho scelto di essere nel loro gruppo parlamentare. Il mio partito, la Democrazia Cristiana con Rotondi, entra in Fratelli D’Italia proprio per gettare un seme, vogliamo che Giorgia Meloni cresca non solo della sua storia o cultura. Nella storia d’Italia, le pagine più progressiste sono state scritte dalla Democrazia Cristiana”. “Anche io attendevo il congresso per le prossime elezioni amministrative nel capoluogo – sottolinea – In questi mesi ho costato in questi mesi che in ogni partito ci sono delle sensibilità diverse. Avellino ha un bipolarismo particolare con Festa o contro”.