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Dal fenomeno illecito dei furti di rame all’altro business criminale connesso relativo alle auto usate per fare i colpi, che hanno spesso un unico intestatario proprio per evitare agi autori di reati di essere identificati. Un legame accertato da un’indagine della Procura di Napoli Nord e della Polizia Ferroviaria (Compartimento Campania), che ha arrestato e condotto in carcere un 46enne di Giugliano in Campania. L’uomo è risultato titolare di una società di compravendita di auto cui erano intestati 630 veicoli – tutti sequestrati – molti dei quali usati dai rom del grande insediamento di Giugliano per commettere furti di rame nelle stazioni e altri reati. E proprio dalla necessità di identificare gli autori dei furti di enormi quantità di rame dalle linee ferrate, la Polizia Ferroviaria è riuscita a scoprire il business illecito che ruotava attorno alle società del 47enne, che non presentava dichiarazione dei redditi da dieci anni, non aveva uffici vendite e parco auto. Molte auto riconducibili alla società del 47enne sono state rinvenute proprio nel campo rom. Per legge l’arrestato avrebbe dovuto intestarsi l’auto momentaneamente, per poi rivenderla, ma le vetture – è emerso – non venivano mai cedute. In tal modo, per tali vetture, non si pagavano le tasse sul passaggio di proprietà o l’imposta di trascrizione provinciale. Il 47enne risponde di falso in atto pubblico con induzione in errori di pubblici ufficiali e truffa aggravata.