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La collettiva Cura_MONDO sarà ancora visitabile fino al 27 gennaio presso la galleria Mondoromulo arte contemporanea. Una mostra che ha ottenuto un buon riscontro grazie soprattutto al dialogo che si è generato tra i dieci artisti presenti.

In particolare, ha destato interesse l’approccio di Andrea Gulino con le sue animazioni in cornice, tecnica a lui molto cara, così come lo è per molti millenials e quello di Maria Gagliardi, molto sensibile al tema della memoria e al linguaggio della fotografia dimenticata.

La curatrice della mostra Maria Venditti, alla sua prima in questo ruolo, ci racconta così i due artisti: “La poetica delle opere di Maria Gagliardi e Andrea Gulino, benché con elementi in contrasto, nostalgici, con le diapositive e foto antiche della Gagliardi e assolutamente sperimentali, con le animazioni in loop di Gulino, ci conduce in una sorta di incanto: nei lightbox  di Maria più contemplativa, costringendoci ad una vicinanza fisica, una intimità che è quella della dimensione del ricordo, del punto di vista individuale dell’esperienza fatto di sovrapposizione e sovrascrittura di scene; con Andrea, invece, attraverso lo stupore di una visione viva, animata, che si fa e disfa ciclicamente. In entrambi possiamo vivere l’arte come esperimento, congegno, invenzione. Cornice di senso e possibilità.

Maria Gagliardi ha spiegato così il suo lavoro dal titolo Frammenti di una vita che non c’era, composto da nove piccoli lightbox: “Il progetto installativo si compone di lightbox, contenenti ciascuno una doppia rappresentazione, frutto della sovrapposizione di due immagini, una fotografia di fondo ed una diapositiva sovrapposta e visibile in trasparenza. L’immagine complessiva, quindi, si lascia interpretare nel suo insieme con una sorta di dilatazione di significato, che si confronta con la capacità d’immaginazione e di introspezione dell’osservatore, stimolandone immagini inconsce, oniriche ed evocative di sbiadite memorie ed invitandolo, quindi, ad una ‘cura’ dell’intimo, del riposto dell’animo personale e collettivo, con un invito ad un guardarsi dentro, che è anche, inevitabilmente, un guardare oltre.”

Andrea Gulino, giovanissimo artista ragusano, già presente in galleria nella collettiva Everything is possible, a proposito del suo lavoro, che sta avendo un’evoluzione sempre più interessante, (presente con due animazioni in cornice, É stato lui ed Efesto, e con un prototipo di animazione da indossare) ha detto queste parole: “Non potevo accettare che le mie animazioni fossero confinate solo alle piattaforme online. Dando sfogo alla mia creatività ho dato vita ai miei primi quadri animati, sentivo però che ciò non era sufficiente. Dopo mesi di sperimentazione, sono finalmente riuscito a creare prototipi delle mie collane animate, così da poter portare sempre con me l’arte che accende la mia anima.”

La mostra collettiva vi aspetta dunque per qualche altro giorno nella galleria castelvenerese.