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Il primo colpo invernale del Benevento risponde al nome di Ernesto Starita. L’esterno offensivo arrivato dal Monopoli si è presentato con un biglietto da visita di undici reti messe a segno nella prima parte di stagione. Se a questo si aggiunge il fatto che Marcello Carli lo ha strappato al fotofinish all’Avellino, si può capire quel mix di entusiasmo e curiosità che pervade i tifosi della Strega.
I numeri parlano in favore di Starita, ma anche chi lo conosce bene garantisce per il classe 1996 partenopeo. “I suoi sono numeri di livello, è un giocatore importante“, parole e musica di Ciro Ginestra, uno che di attaccanti e di gol se ne intende. L’ex bomber ha allenato il neo acquisto giallorosso sia al Bisceglie nella stagione 2018/19 che alla Casertana l’anno successivo, quando Starita riuscì a raggiungere la doppia cifra realizzando dieci reti in trenta partite.
E’ un generoso, un calciatore che gioca per la squadra e che da il sangue per la maglia che indossa“, prosegue il tecnico, “ha caratteristiche non facili da trovare, oltre a essere un giocatore forte è un ragazzo pulito, serio che si allena sempre al meglio. Ci sentiamo spesso, l’ho cresciuto io ma non l’ho ancora chiamato, meglio lasciarlo tranquillo perché so cosa significa cambiare squadra a gennaio, avrà ricevuto mille messaggi in questi giorni“. Un primo regalo per Gaetano Auteri e per il suo 3-4-3: “Non so dove lo utilizzerà, parliamo di un ragazzo che non è molto strutturato ma che ha sprint, strappo e il gol nel sangue. Ha grande qualità e ha gamba“.
L’esordio in giallorosso, per uno strano scherzo del destino, sarà proprio contro la Casertana: “Viene da una brutta partita persa in casa col Messina, ma è una squadra forte nonostante sia stata costruita in ritardo. Hanno speso tanto e se la giocheranno fino alla fine. Sarà un derby bello da vedere e chi vincerà rafforzerà la propria candidatura insieme a compagini come Avellino, Juve Stabia e Crotone, oltre a Taranto e Picerno che sono due belle sorprese. La sfida di lunedì potrebbe valere tanto per il futuro e aprire nuove prospettive“.
Guai, infatti, a pensare che i giochi siano fatti. C’è un girone intero da giocare e dall’alto della sua esperienza, maturata in venti anni di carriera, Ciro Ginestra lo sa bene. “Tolto lo scorso anno, quando il Catanzaro ha fatto il vuoto, il campionato di serie C si è sempre deciso nelle ultime giornate. La Juve Stabia ha sei lunghezze di vantaggio sulla seconda, sono appena due partite e può succedere di tutto. Alle spalle ci sono sei squadre raccolte in appena due punti“, è il pensiero del classe 1978 originario di Pozzuoli.
Tra le squadre da tenere in considerazione, naturalmente, c’è anche il Benevento: “Quando scendi di categoria non è mai facile calarsi nella nuova realtà. Il cambio di allenatore ha portato un nuovo stile e una nuova mentalità. Ci sono state delle difficoltà, ma la rosa giallorossa non ha nulla da invidiare a chiunque. Parliamo di una squadra che ha le potenzialità per vincere e per giocarsela fino alla fine. Organico, città e presidente sono di primo livello“.
Il calcio nel sangue per un allenatore che in C, oltre a Casertana Bisceglie, ha guidato la Fidelis Andria, decidendo di sposare la scorsa estate la causa del Barletta in D. Un’esperienza conclusasi prima del tempo. “In passato ho fatto scelte sbagliate, avevo fatto bene a Caserta ma decisi di avvicinarmi a casa scendendo di categoria“, racconta in conclusione Ginestra, “quando scendi fai fatica poi a risalire e in D se perdi due partite si va in confusione, si esonera subito. Adesso insieme al mio staff ci rimetteremo a studiare, sperando di trovare una buona situazione per l’anno prossimo dove portare le nostre competenze“.

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