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Quando Giuseppina La Delfa nel 1982 conosce la sua futura sposa, Raphaelle Hoedts , era ben consapevole la la loro storia di amore sarebbe stata costellata anche da difficoltà e diffidenza. E non certo per la separazione arrivata nel 2021.

All’epoca della nascita dell’amore tre le due donne, le parole lesbica, gay, omosessuale, erano ancora tabù. Le due giovani innamorate, però, sono state più forte di tutto e tutti e hanno vissuto sin dall’inizio alla luce del sole il loro amore.

Due donne che hanno sempre creduto al cambiamento, sognando un avvenire radioso, battendosi orgogliosamente  e costantemente per realizzare la propria libertà.

La consapevolezza di ciò che hanno vissuto, tra Francia e Italia, contribuirà a influenzare la vita di molte persone.
Perchè Giuseppina è italo-francese, nata nel nord della Francia nel 1963, laureata in Lingua e Letteratura italian, nel 1990 si trasferisce in Italia specificatamente nel piccolo Comune irpino di Santo Stefano del Sole, con la compagna e da allora insegna lingua francese all’Università di Salerno.

Nel 2005 crea l’associazione Famiglie Arcobaleno di cui è Presidente dal giugno 2005 a ottobre 2015. Nel 2016 entra a fare parte del direttivo di Nelfa, il Network delle Associazioni di genitori LGBTQI* europee di cui è la vice presidente, ma soprattutto nel  2013 in Francia sposa la sua Raphaelle.

Se me l’avessero detto 20 anni fa non avrei mai creduto che avremmo potuto sposarci qui, nel luogo dove sono nata e dove ho incontrato il mio amore”, dirà Giuseppina il giorno del matrimonio  che, però, prima di vedersi riconosciuto il matrimonio dal Comune di Santo Stefano del Sole, devono ricorrere alle vie legali.

Occorrerà una sentenza della Cassazione, per rigettare  il ricorso del Comune irpino contro la decisione della Corte di Appello di Napoli del 7 luglio 2015 con la quale, in riforma del decreto del Tribunale di Avellino, si ordinava al Comune di trascrivere il matrimonio celebrato in Francia tra le due donne. Giuseppina e Raphaelle  sono la prima coppia di persone omosessuali legalmente sposate in Italia.

Per mezzo un altro traguardo storico, l’adozione del figlio biologico dell’altra, Lisa Marie e Andrea, un sogno che le due donne pensavano di non poter mai realizzare, abdicato per 18 anni, poi raccontato dopo il primo libro scritto da Giuseppina “Tutto quello che c’è voluto“, nel secondo volume “Tutto quello che c’è voluto, Storia di pance, semi e polvere di stelle”: La coppia, dopo varie peripezie e strani incontri, conoscerà altre donne con cui condividere paure e desideri e affrontare insieme il viaggio verso la maternità.

Tornando ai giorni nostri Giuseppina come detto, si è separata dalla moglie, i figli continuano ad avere ed essere amate da due mamme, ed ha scritto un altro libro “Famiglie”, terzo e ultimo capitolo di una storia personale, familiare e collettiva che inizia alla fine degli anni Settanta e termina ai giorni nostri.

È il racconto del periodo che ha visto nascere l’associazione Famiglie Arcobaleno, un racconto che l’autrice lascia in eredità ai suoi figli e ai figli delle famiglie arcobaleno che, diventati grandi, ci chiederanno un giorno “come è stato possibile tutto questo? Come avete fatto?”.

“Eccolo finalmente dopo 4 anni di lavoro- annuncia La Delfa sul suo profilo facebook- fra una pausa e un’altra, una batosta e un’altra, una distrazione felice e un’altra! E’ stato il libro più difficile da scrivere per tanti motivi, ma sono felice di averlo portato a termine.
Prima presentazione il 9 febbraio a Torino presso il Circolo dei lettori.
Disponibile sul sito della Golem edizioni dal 8 febbraio, in libreria dal 18 febbraio.
Spero di incontrarvi in tante e tanti nei prossimi mesi in giro per l’Italia per parlare di questa incredibile storia personale e collettiva”.