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A Radio Marte Sport ha parlato Gianni Improta. Queste le sue parole: “Sono sempre stato favorevole ai ritiri, perché il calciatore è un essere umano e come tale ha bisogno di qualche giorno di serenità per caricarsi e prepararsi a dovere per l’impegno agonistico. Il fatto che siano stati aboliti i ritiri agonistici grazie all’iniziativa degli olandesi che andavano in ritiro con le famiglie, non l’ho apprezzato. Oggi non è più il calcio di una volta e bisogna prepararsi per bene. Oggi quale migliore medicina di un ritiro in questo momento? Serve a concentrarsi e a capirsi: stiamo assistendo ad un Napoli allo sbando che mi crea tanta tristezza, il ritiro farà bene a chiarire certi aspetti, stabilendo i nuovi obiettivi. Per me la società ha fatto bene, credo che anche i calciatori abbiano bisogno di stare un po’ insieme per ritrovarsi. Il Napoli si porta dietro questa lacuna della lunghezza delle trattative di mercato: prima c’era Giuntoli, direttore sportivo di grande spessore, ora c’è Meluso – anche lui di grande spessore – ma questi ritardi nelle trattative permangono e sono lo specchio della linea del presidente. Se le società con cui si tratta non accettano le sue condizioni, le trattative vanno per le lunghe e si rischia che arrivi un terzo incomodo che soffia il calciatore. I nuovi innesti avrebbero dovuto arrivare prima, speriamo che anche se con ritardo il calciomercato porti qualche buon innesto club grado di rimettere il Napoli in linea: nulla è perduto, c’è ancora tempo per riprendersi ma bisogna muoversi con intelligenza e raziocinio”.