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Si riaccende l’attenzione intorno al caso della morte di Stefano Ansaldi, il medico originario di Benevento il cui corpo fu rinvenuto in via Mauro Macchi a Milano il 19 dicembre 2020. Sono infatti emersi nuovi indizi e le analisi effettuate hanno portato il Gip a rivedere l’iniziale ipotesi di un suicidio. Una supposizione a cui la famiglia del noto ginecologo non aveva mai creduto, opponendosi alla richiesta di archiviazione del caso avanzata dalla Procura. A destare i maggiori sospetti il taglio alla gola, risultato fatale, la cui direzione farebbe propendere all’utilizzo della mano sinistra, mentre il dottor Ansaldi era destro. Motivo che ha indotto il Gip a disporre ulteriori approfondimenti, tendendo conto anche delle testimonianze presentate dai consulenti di parte. Adesso ci saranno quattro mesi di tempo per arrivare a una conclusione delle indagini che dovranno appurare se la morte di Stefano Ansaldi sia stata un suicidio o un omicidio.

Medico sannita ucciso a Milano: fatale un taglio alla gola