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La sera della vigilia di Natale aggredì un sedicenne a piazza Adriano, a Santa Maria Capua Vetere (Caserta), colpendolo insieme ad altre quattro persone con calci e pugni, e spedendolo in ospedale, dove è tutt’ora in prognosi riservata. Cinque giorni dopo il fatto, avvenuto mentre centinaia di ragazzi brindavano nell’area antistante l’Anfiteatro Campano, la Polizia ha fermato per tentato omicidio un 19enne di Santa Maria Capua Vetere, con vari precedenti, anche per rissa, appartenente ad una famiglia nota per traffici illeciti. Il giovane è stato condotto in carcere su ordine del giudice per le indagini preliminari. Gli altri quattro ragazzi coinvolti nel pestaggio del 16enne sono invece indagati. Alla base dell’aggressione – secondo gli accertamenti effettuati dalla Squadra Mobile di Caserta, coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere – vi sarebbero anche contrasti relativi alla droga, con l’alcol che ha fatto poi da detonatore alla violenza. Le ferite riportate dal 16enne, di origine albanese, gli hanno provocato il collassamento di un polmone. A carico dei cinque giovani coinvolti il Questore di Caserta ha emesso anche provvedimenti di Daspo, che vietano, per una durata di 18 mesi e nella fascia oraria serale e notturna, l’accesso e lo stazionamento nelle vicinanze degli esercizi e locali pubblici di Santa Maria Capua Vetere, come bar, pub, ristoranti, pasticcerie. I provvedimenti sono stati predisposti dalla Divisione anticrimine della Questura di Caserta. La misura è aggravata dalla prescrizione di comparire presso il commissariato di Santa Maria Capua Vetere, in determinati orari e giorni.