Il Benevento ha concluso il girone di andata in settima posizione, lontano ben dodici lunghezze dalla capolista Juve Stabia. Un andamento che non ha soddisfatto il presidente Oreste Vigorito, il quale ha ordinato l’avvicendamento in panchina: via Matteo Andreoletti e bentornato Gaetano Auteri.
Si riaffida al condottiero della prima storica promozione in serie B il club di va Santa Colomba per provare a recuperare il gap dalla vetta della classifica, considerando anche la differenza di spese tra l’attuale capolista e la Strega. I giallorossi, stando ai dati diffusi dalla Lega Pro e riportati dal sito trivenetogoal, sono primi per “Emolumenti e premi” (estrazione al 17 ottobre 2023). Tra emolumenti fissi contrattuali e premi contrattuali, il Benevento riconosce ai propri tesserati qualcosa come 9.691.782 euro, mentre le vespe spendono “appena” 1.682.983 euro.
Cifre naturalmente influenzate dalla retrocessione dalla serie B, con i giallorossi che sono riusciti solo in parte ad abbassare i costi. Un discorso che riguarda anche la Spal (9.075.156 euro), mentre il Perugia è riuscito a mantenersi su una cifra molto più bassa (3.677.967 euro).
Restando nel girone C di Lega Pro, l’Avellino si avvicina ai costi di gestione dei sanniti con 9.182.460 euro di spesa. L’ambizioso Catania, nonostante sia fresco di ritorno tra i professionisti, fa registrare un esborso di 7.482.976 euro, più alto del Crotone che si ferma a 6.861.485 euro. Cifre di gran lunga superiori a quelle del Picerno, la vera sorpresa del campionato. I lucani, al pari della Juve Stabia, confermano che programmazione e idee contano parecchio per arrivare ai vertici, fermando il loro saldo a 1.172.524 euro.