La stima è di oltre 6.000 poveri, coinvolti nei pranzi di Natale, nelle feste e nelle distribuzioni per strada. A Napoli e in Campania la Comunità di Sant’Egidio festeggia a modo suo. La tradizione si perpetua in un grande impegno solidale. Un’urgenza dettata dai tempi, scanditi dall’aumento di povertà e solitudine. Non uno sforzo saltuario. I pranzi delle Feste sono un rito simbolico, per celebrare un’amicizia che dura tutto l’anno. Il tempo della Comunità di Sant’Egidio, la piccola “Onu di Trastevere”, è segnato dalle visite in carcere, in ospedale, in istituto. Così, in questo periodo, è la festa degli ultimi. Anziani soli, senza dimora, migranti, carcerati, bambini, disabili, rom, famiglie in difficoltà. Tante tappe per sancire un patto di mutuo soccorso.
Italiani insieme a stranieri, per formare una famiglia più larga. Attorno al desco si stringeranno tutti. Per ognuno di loro ci sarà un posto a tavola, doni natalizi e il regalo di nuovi amici. Oggi, 25 dicembre, saranno tante le tavole imbandite. A Napoli nella chiesa di San Pietro martire a largo Bonghi con 200 poveri, dove parteciperà anche il cardinale Crescenzio Sepe. Altri pranzi per senza dimora e anziani nel Centro Storico nelle chiese dei Ss. Filippo e Giacomo e San Nicola al Nilo. Gli studenti della scuola di lingua e cultura italiana festeggeranno invece nella sede di San Nicola al Nilo. E poi ancora a San Giovanni a Teduccio nella sede della Comunità con disabili famiglie povere rom e stranieri.
Nella chiesa S. Maria Succurre Miseris ai Vergini con anziani soli, senza dimora e famiglie povere. A Pozzuoli lo chef Gabriele Palma cucinerà per 40 senza fissa dimora nel Centro Caritas San Marco. Ad Aversa, nel Casertan, si riuniranno anziani, migranti, senza dimora e famiglie povere. Il prologo c’è stato alla Vigilia, a Scampia, nella chiesa dei Padri Missionari della Divina Redenzione. Ieri sera anche le cene itineranti per i senza dimora, da ripetersi a Capodanno. Durante tutte le festività sono in programma feste nei campi rom e con i migranti. Pranzi e feste con i bambini delle scuole della pace nel Centro Storico, Ai Quartieri Spagnoli, alla Sanità, a Scampia, San Giovanni a Teduccio e Aversa. Feste e pranzi nelle Rsa e negli istituti per anziani a Benevento, Salerno, Casoria, Villaricca, al Vomero, al Centro Storico, Ponticelli, Posillipo e Scampia. Nell’universo carcerario, pranzi a Poggioreale (2), Secondigliano (3), Pozzuoli, Santa Maria Capua Vetere, Benevento, Arienzo, Pozzuoli con oltre 700 detenuti. Inoltre, all’Epifania, ci sarà una distribuzione delle calze al Dormitorio Pubblico di Napoli. Per chiudere la porta alla solitudine.