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USB conferma la sua scelta di disobbedire all’ordinanza del ministro Matteo Salvini che in modo illegittimo e violento ha deciso di colpire lo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale riducendolo da 24 ore a 4 ore.

Gli autoferrotranvieri in Campania domani incroceranno le braccia per protestare contro l’attacco al diritto di sciopero, per chiedere salari adeguati al reale costo della vita, un rinnovo contrattuale di almeno 300 euro mensili, migliori condizioni di lavoro e maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro.

La disobbedienza a questo atto è da noi ritenuta necessaria per tentare di fermare l’attacco al diritto di sciopero in questo paese. Senza sciopero i lavoratori sono disarmati, più poveri ed in balia di padroni sempre più arroganti; ecco perché difenderlo è vitale e per cui non ci possono certo spaventare le multe minacciate da Salvini”.

In ANM è confermato lo sciopero territoriale di 24 ore, non precettato, attraverso il quale la USB denuncia i gravosi turni di lavoro prolungati che determinano cali di attenzione, le pessime condizioni di pulizia nelle stazioni e negli ambienti di lavoro, condizioni di insicurezza generalizzata per l’incolumità del personale e degli utenti a bordo dei mezzi come nelle stazioni della metropolitana, ma anche per chiedere una riorganizzazione seria dei settori sosta e gomma, partendo dallo scorrimento immediato della graduatoria di operatori d’esercizio.

Domani 15 dicembre alle ore 10.00 la USB sarà in presidio davanti al Comune di Napoli per rappresentare alla proprietà le ragioni dei lavoratori ANM, chiedere maggiori finanziamenti per il trasporto pubblico locale e denunciare pubblicamente l’attacco fascista al diritto di sciopero messo in atto in queste settimane dal governo Meloni.

Invitiamo le realtà politiche e sociali solidali a partecipare contro questo attacco ad un fondamentale diritto costituzionale.

Nel pomeriggio, inoltre, si terrà una manifestazione a Roma sotto le finestre del ministro Salvini.