Due gravi incidenti in meno di 24 ore. Stavolta la groviera rattoppata che risponde al nome di Statale 372, meglio nota come Telesina, ha saputo dare il meglio di sé.
Due impatti lungo l’arteria discussa e chiacchierata che mette nuovamente in risalto l’esigenza di dover rendere la strada sicura, evitando rattoppi, cantieri, semafori e autovelox che sono quasi da ‘gioco dell’oca’ piu’ che da deterrente per la sicurezza.
Sicurezza che, a conti fatti, e incidenti alla mano, non c’é. Le ambulanze continuano a correre, i vigili del fuoco pure e le Forze dell’Ordine non sono da meno.
Il tutto al netto di ogni tipo di discorso che si puo’ fare sull’imprudenza degli automobilisti e che ha un fondamento di verità perché l’uso del cellulare é indiscriminato. Ma ormai parlare della Telesina e’ quasi da bollettino di guerra.
Due camion ieri sera, in territorio casertano, quello non toccato dagli autovelox, due auto oggi pomeriggio con un bilancio di due feriti gravi, probabilmente sono un prezzo troppo alto da pagare per chi deve percorrere una strada.
Sembra quasi un gioco al voler ritardare le azioni, sembra quasi la passerella che si vuole utilizzare ogni tornata elettorale come baluardo per garantirsi consenso.
“Siamo pronti per il raddoppio, ci siamo quasi, fra poco si parte“, frasi che danno per imminente qualcosa che non lo é. E intanto i rattoppi aumentano, le restrizioni con semafori aumentano, gli introiti dei comuni grazie agli autovelox crescono e gli incidenti non si arrestano.
Il piu’ delle volte senza gravi conseguenze, ma il morto qualche volta ci scappa. A ricordare che quella strada é tanto importante quanto pericolosa e qualcosa va fatto. Ma stavolta in maniera decisa.
Stop alle visite istituzionali, stop alle tavole rotonde, stop a consulti e passerelle: forse é arrivato il momento di chiudere la bocca e far funzionare le mani.