Sono 45 in candidati per 12 seggi. Si vota dalle 8 di domenica 17 dicembre, alle 20 a Palazzo Caracciolo. La mattina dopo lo spoglio.
Sono elezioni di secondo livello, dunque i cittadini non vi prenderanno parte. A votare sono i sindaci e i consiglieri comunali di tutta la provincia.
Il voto è ponderato: gli amministratori che appartengono ai comuni più popolosi hanno un peso maggiore.
I 118 comuni irpini al voto sono suddivisi infatti in cinque fasce demografiche.
La fascia A comprende i comuni fino a 3mila abitanti; la fascia B comprende i comuni da 3mila a 5mila abitanti; la fascia C comprende i comuni da 5mila a 10mila abitanti; la fascia D comprende i Comuni da 10mila a 30mila abitanti e infine la fascia E comprende i Comuni
oltre i 30mila e fino ai 100mila abitanti, Avellino.
E’ chiaro che Avellino avrà un’ influenza maggiore. Di conseguenza la lista del sindaco del capoluogo Gianluca Festa, che ha una maggioranza ampia e abbastanza compatta, e conta amministratori sparsi nei grandi comuni, potrebbe eleggere tre, se non quattro consiglieri provinciali su 12.
Tanti potrebbero toccarne pure al Pd, il maggiore partito della Provincia, che può contare su un radicamento importante tra gli amministratori di tutta l’Irpinia.
Uno o due consiglieri comunali potrebbero essere invece espressione della lista Proposta civica per l’Irpinia, che fa riferimento al consigliere regionale di Italia Viva Enzo, Alaia.
Infine, uno o due consiglieri spetterebbero alla lista per l’Irpinia che vede insieme due candidati della Lega, alcuni vicini all’ex braccio destro di Conte, Gerardo Capozza, e si dice anche all’attuale presidente della Provincia Rino Buonopane.