“Vogliamo giocare domani la miglior partita possibile per chiudere già con la certezza di essere primi del girone”. Così il tecnico del Real Madrid Carlo Ancelotti suona la carica alla vigilia della sfida di Champions League contro il Napoli, domani al Bernabeu. Il tecnico sa che il Napoli le proverà tutte per fare punti, dopo il cambio di panchina con Mazzarri che ha esordito bene con una vittoria sul campo dell’Atalanta. Dal tecnico dei Blancos arriva un riconoscimento per il collega: “Mazzarri – ha detto Ancelotti – non mi ha stupito, è un amico e un allenatore esperto che conosce bene il calcio italiano. E poi un cambio in panchina porta nei giocatori una motivazione supplementare. Lo dimostra la gara di sabato. Mazzarri può portare esperienza e conoscenza del gioco”.
L’allenatore del Real Madrid Carlo Ancelotti fa i conti con il suo passato azzurro alla vigilia della gara di Champions con il Napoli in programma domani al Bernabeu: “Noi siamo pronti alla sfida, io sono stato benissimo a Napoli, non ci sono vendette o rivendicazioni personali da fare ma si gioca. Già la gara d’andata è stata equilibrata, mi aspetto domani una gara simile col pallino del gioco un po’ a noi e un po’ a loro. Il Napoli è pericoloso in ripartenza con Osimhen e Kvaratskhelia e noi dobbiamo farci trovare pronti sulla diverse situazioni”. Il tecnico dei Blancos parla anche dell’affollata infermeria madrilena con Modric e Vinicius e il portiere di riserva Kepa Arrizabalaga che si sono aggiunti negli ultimi giorni a Courtois, Militao, Tchouaméni, Camavinga e Guler: “Inutile scusarsi – spiega Ancelotti – per i giocatori che sono infortunati ora, sarebbe una mancanza di rispetto per chi giocherà. Chi c’è so che farà bene e stanno già facendo molto bene, quindi non pensiamo agli assenti per domani, perché l’organico è molto buono. Bellingham? E’ intelligente, professionale, maturo, serio. Un grande giocatore si adatta sempre in ogni Paese in cui gioca”. Ancelotti punta anche a superare domani Zinedine Zidane, che ha affiancato domenica raggiungendo quota 172 vittorie sulla panchina del Real Madrid, al secondo posto della classifica storica che vede Muzon irraggiungibile primatista a 357 successi in 14 stagioni: “Arrivare ad una leggenda come Munoz sarebbe bello. Il rinnovo del mio contratto? Non lo so, penso che quello di Simeone all’Atletico sia un caso speciale, come Ferguson allo United. La vita in un club di solito è corta”.