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Si chiama Taiwan e appartiene a un arcipelago realizzato artificialmente davanti a Dubai l’isola che il narcotrafficante internazionale, attraverso i suoi legali, ha deciso di consegnare, come fece anche per due preziosissimi quadri di Van Vogh, alle autorità italiane.

Nel corso della requisitoria in corso nel tribunale di Napoli davanti al gup Maria Luisa Miranda, il pm antimafia di Napoli Maurizio De Marco ha ricordato i sequestri finora eseguiti dall’autorità giudiziaria, tra cui figurano anche un imponente arsenale trovato lo scorso marzo a Giugliano in Campania e l’acquisizione, del “tesoretto” in bitcoin, del valore di 1,8 milioni di euro, anche questo riconducibile al narcotrafficante internazionale Raffaele Imperiale, annesso lo scorso 16 novembre al Fondo Unico Giustizia (FUG). Imperiale, dopo l’espulsione dagli Emirati Arabi Uniti, ha avviato il suo percorso di collaborazione con la Giustizia il 15 ottobre 2022. In precedenza aveva rilasciato delle dichiarazioni in il 7 ottobre 2022. Per il pm antimafia Maurizio De Marco è pacifico che il percorso sia stato avviato “per ottenere i benefici previsti dalla legge”, ha ribadito De Marco anche perché “si trova per la prima volta in carcere”.

“La profondità delle sue dichiarazioni – ha detto ancora il pm – è in corso di esplorazione mentre non lo è invece la genuinità delle propalazioni rese, sulle quali non ci sono dubbi alcuni”.