Riceviamo e pubblichiamo la nota congiunta Italia Nostra Matese Alto Tammaro e WWF Sannio, concernente la convocazione odierna del Consiglio Comunale del Comune di San Lupo e riguardante il Parco Nazionale del Matese. La nota è già stata inviata a: Sindaco di San Lupo.
“Sig. Sindaco, è noto che il Comune di San Lupo sta “meditando” se entrare o no nel Parco Nazionale del Matese, e pone pregiudiziali alla nascita dell’area protetta, probabilmente per tutelare interessi particolari anziché l’interesse collettivo rappresentato dall’area protetta nazionale, e per la paura di perdere economie derivanti da impianti eolici. Una paura peraltro infondata: infatti le norme attuative in nessun caso prevederanno la rimozione degli impianti già istallati né limitazioni alle attuali modalità di esercizio. Ciò vale anche per i privati che ricevono corrispettivi per motivi analoghi.
Ci consenta di evidenziare il motivo per il quale il Comune di San Lupo è stato inserito da ISPRA nel Parco Nazionale del Matese: è un territorio di pregio, interessato in maniera estesa dalla Zona Speciale di Conservazione (ZSC, ex “SIC”) “Pendici Meridionali Monte Mutria”, che è un ecosistema naturale di assoluta importanza nazionale che non può essere frazionato e inserito solo in parte nell’area protetta, e di non minore pregio e bellezza è il territorio che la congiunge alla strada storica ex s.s. 87 che è il confine del Parco Nazionale, che in base alla normativa dev’essere certo e facilmente identificabile. In numerosi incontri, dagli Scriventi e da altre associazioni, è stato illustrato a Lei e ai partecipanti che i parchi nazionali godono di finanziamenti ed agevolazioni: di seguito alcuni esempi:
– bando PNRR destinato alle aree protette per monitoraggio, preservazione, valorizzazione e ripristino della biodiversità. Importo minimo di 10.000 euro e un massimo di 200.000 euro per ogni progetto.
– Siti Naturali UNESCO per il Clima: il Parco nazionale del Gargano si aggiudica 3 milioni di euro – tra i primi tre Parchi italiani ad aver ottenuto il maggior finanziamento
– Investimenti PNRR, riassegnati fondi MITE 2022 per Parchi
– Pnrr: MiC, 287 milioni di euro per 134 interventi su parchi e giardini di interesse culturale
– Bando “IoSonoAmbiente” nuovi finanziamenti per scuole di ogni ordine e grado.
IL PARCO NAZIONALE DEL MATESE HA FINORA PERDUTO 10 MILIONI, ED ANCHE I FONDI DEL BANDO PER IL CLIMA. SI RISCHIA DI PERDERE ANCHE 2 MILIONI DI EURO DI FONDI PER IL 2024! Infatti il PNM fu istituito con la Legge 27 dicembre 2017, n. 205, che ne finanziava il primo avvio per 300mila euro per il 2018 e 2 milioni di euro a partire dal 2019. C’è il rischio di perdere anche le risorse Europee del PNRR e del Piano di Coesione Italia 2021-2027 destinati alle aree protette. E l’ingresso nel Parco consentirebbe di ricevere incentivi per attività sostenibili e di qualità, dall’agroalimentare al turismo ai green jobs. Danni economici che si sommano alla mancata tutela di uno dei territori più integri e preziosi per la nostra regione e per l’intero Sud Italia.
Restando fuori dal Parco Nazionale si lascerà, ANCORA, mano libera a interessi particolari e aggressioni che degraderebbero il territorio e impedirebbero un futuro di innovazione, imprenditorialità, reddito e lavoro, sostenibili e sostenuti dall’ingresso nel Parco Nazionale, a beneficio di tutta la comunità. Chissà perché gli altri 53 comuni delle 4 province interessate, non hanno le sue stesse riserve all’ingresso nel Parco Nazionale… L’attuazione di una legge istitutiva di un Parco Nazionale attiene agli organi di governo, ed ormai il Parco
Nazionale del Matese è in dirittura d’arrivo. MATESE-AT Sig. Sindaco, faccia come ormai le stanno chiedendo la cittadinanza, le associazioni, rappresentanti istituzionali anche dei comuni vicini: si renda protagonista di una informazione ampia, equilibrata, partecipativa Noi ed altre associazioni le abbiamo già dimostrato piena disponibilità, ma provi anche a coinvolgere le associazioni di categoria legate alle attività sostenibili. Il Parco Nazionale può costruire futuro, difendere ambiente e paesaggio di raro valore, valorizzare la storia che il territorio custodisce, da tempi remoti fino agli attuali”.