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Una panchina rossa è “nata” all’Università per ricordare Giulia e le 105 vittime di violenza sulle donne. Un gesto di alto valore simbolico da parte dell’Ateneo sannita per dire nuovamente “basta” alla violenza di genere.
Università, Prefettura, Procura della Repubblica e Comune si sono uniti per cercare di fermare il femminicidio. A Palazzo San Domenico,  sede del  Rettorato, è stata installata una panchina rossa secondo quella che è diventata una forte consuetudine in tanti angoli del Paese, sconvolti da questa terribile serie di femminicidi.
Giulia, una ragazza ventiduenne veneta, purtroppo non ha potuto prendere visione di questa panchina rossa beneventana, peraltro dedicata proprio a lei, ultima vittima in ordine di tempo di una tipologia di crimine che ha sconvolto il nostro Paese, forse più che di altri terribili episodi analoghi. Giulia non  è stata  peraltro nemmeno l’ultima donna a essere uccisa, come ha ricordato il Rettore dell’Università del Sannio Carfora. Ma quanto successo a Giulia ha davvero sconvolto tutta l’Italia.
Il Rettore ha sottolineato: “E’ un problema di origine culturale. Bisogna sradicare una visione un po’ troppo presente nella nostro modo di essere. Viene identificato il rapporto di coppia come rapporto di possesso. La strada da fare è tanta. Bisogna costruire sul piano culturale e della consapevolezza“.
Poi sono stati i ragazzi dell’Unisannio a far sentire la propria voce. Cristina Tortora ha sottolineato: “La morte di Giulia ha toccato tutti. E’ stata una delle tante questioni che ha fatto da monito a un problema ormai frequente. Siamo qui per dare un messaggio forte  a tutti. Bisogna fermare la violenza. E’ una piaga sociale che tutti dobbiamo combattere. Bisogna educare le persone, soprattutto le donne“.
La studentessa Giovanna Coletta ha detto: “E’ un piccolo passo, ma speriamo che sia solo il ricordo di una brutta pagina. Bisogna trovare soluzione a una problematica che ci affligge“. 
Infine, lo studente Mario Porcino ha lanciato un appello a tutti gli uomini: “Stiamo solo peggiorando. Non  si dimostra di essere  forti dando uno schiaffo a una donna. Bisogna proteggerle per cambiare ciò che sta succedendo in questi giorni. Cambiare il modo di agire, stiamo solo distruggendo questo Paese“.