Tempo di lettura: 2 minuti

Il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, in questi giorni di visita in Campania dove ha partecipato alle celebrazioni religiose della Chiesa greco-ortodossa di San Pietro e Paolo di via Medina, ha voluto rendere omaggio questa mattina alle Reliquie dell’Apostolo Bartolomeo a Benevento, dove furono portate in epoca longobarda, nell’833 da Lipari, ed custodite nella Chiesa di San Bartolomeo al Corso Garibaldi.

Ad accogliere l’illustre ospite c’erano le Autorità civili e religiose locali. L’Arcivescovo Metropolita di Benevento mons. Felice Accrocca ha fatto gli onori di casa e, oltre a lui, ad accogliere il Patriarca c’erano il Sindaco Clemente Mastella ed il rappresentante del Governo in Città, il Prefetto Carlo Torlontano.

Il Patriarca Bartolomeo è stato accompagnato anche nei luoghi più importanti delle Istituzioni religiose e culturali della Città: ovvero la Chiesa di Santa Sofia e il Museo del Sannio dal prof. Marcello Rotili, responsabile scientifico dell’Istituto culturale e illustre medievista, e da mons. Mario Iadanza, anch’egli medievista e Responsabile della Biblioteca Diocesana e della Cultura dell’Arcidiocesi.

La presenza delle reliquie dell’Apostolo Bartolomeo in Città si inserisce in una complessa narrazione storica che ovviamente sconta le difficoltà relative al periodo della morte per supplizio dell’uomo di Cana in Galilea ed alla scarsità delle fonti. Comunque, il fatto che per quelle reliquie si mossero i Longobardi del Ducato di Benevento e l’Imperatore di Sassonia, danno la misura delle devozione nei confronti dell’uomo che, secondo il Vangelo di Giovanni, restò profondamente colpito dalle parole che Gesù volle rivolgergli per spingerlo ad unirsi ai suoi più stretti seguaci.

La devozione verso l’Apostolo è molto forte presso la confessione greco-ortodossa: basta come prova il fatto che lo stesso Patriarca porti il suo nome. Con il primo cittadino, infine, sono state affrontate le delicate questioni internazionali del conflitto a Gaza.