Novantuno ovuli di cocaina, imballati e pronti per essere spacciati, oltre a una decina di stecche di hashish, un bilancino per pesare le dosi ed un telefonino, sono stati trovati dalla polizia penitenziaria nel carcere di Carinola (Caserta), nel corso di una perquisizione ordinaria. Lo rende noto il sindacato degli agenti della penitenziaria Sappe, con una nota del segretario regionale per la Campania Tiziana Guacci. “Torna dirompente l’allarme droga nelle carceri campane” dice. “E’ solo grazie alla polizia penitenziaria – aggiunge – che viene garantita la legalità nelle carcere. Va ringraziato il personale che lavora tra mille difficoltà”. Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “questo ennesimo rinvenimento di stupefacente destinato a detenuti, scoperto e sequestrato in tempo dai Baschi Azzurri, evidenzia una volta di più come sia reale e costante il serio pericolo che vi sia chi tenti di introdurre illecitamente sostanze stupefacenti in carcere. Ormai le carceri della Campania, per la quantità di traffici e relativi sequestri di droga, sono diventate vere e proprie piazze di spaccio, gestita anche con l’esterno a mezzo dei tanti cellulari in possesso illecito all’interno della struttura. Rinnoviamo ancora una volta la richiesta di essere dotati di ogni utile strumento, tecnologico ma non solo, che possono potenziare in tal senso l’operatività della Polizia Penitenziaria, per evitare che si diffonda uno spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti”.
Carinola, la polizia penitenziaria sequestra 91 dosi di coca
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