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“Restiamo sorpresi delle affermazioni del management della De Vizia, con accuse contro chi ha gestito finora il servizio in città. Dichiarazioni che rasentano il ridicolo, in considerazione del fatto che gli operatori hanno solo cambiato casacca, ma sono sempre gli stessi. Non solo. Lo stesso piano di raccolta non cambia”. Così l’amministratore unico di Irpiniambiente, Claudio Crivaro, che risponde ai vertici della società privata.

Crivaro replica nel dettaglio. E spiega punto per punto: “Per stessa ammissione del management della De Vizia, è necessario il ricorso ad ‘attori esterni’ per colmare le presunte mancanze del servizio svolto da Irpiniambiente. A questo punto non si comprende, nemmeno la resistenza opposta a farsi carico dei 96 lavoratori, considerando che è stato necessario far ricorso a “personale di rinforzo” da altre realtà per garantire il servizio nel comune capoluogo. E’ certamente prerogativa del soggetto, ma è davvero offensivo per la comunità avellinese ed anche per le maestranze che sono state trasferite da Irpiniambiente al nuovo soggetto, vedersi affiancare, nonché essere supervisionati, dopo decenni di lavoro, nel corso dei quali, la città ha raggiunti riconosciuti risultati relativamente alle percentuali ed alla qualità della raccolta differenziata.

Non senza orgoglio, però, Irpiniambiente registra l’apprezzamento (sottinteso) per il sistema di raccolta e per il calendario vigente per il comune di Avellino, che almeno per un anno non verrà cambiato, a dimostrazione che il piano, la gestione e l’attuazione del servizio, trova pieno riscontro anche nel nuovo soggetto.
Dispiace, onestamente, che, in considerazione di quanto evidenziato, le accuse debbano essere lette solo come un passaggio strumentale e quasi dovuto, per la strategia, troppo spesso abusata, di deprezzare e disprezzare ciò che c’era prima per dare maggior valore a ciò che viene dopo, come se le comunicazioni agli organi di informazione fossero state preconfezionate e fornite ad orologeria.

Irpiniambiente, per rispetto e benevolenza nei confronto della comunità avellinese, con la quale, nel corso degli anni si sono raggiunti risultati ragguardevoli, passando dal 30 % all’oltre 70 di raccolta differenziata in poco più di un lustro, auspica che ben presto il servizio di raccolta rifiuti torni ad essere esclusivamente un servizio al cittadino e non un terreno di scontro e di contrapposizione, anche nell’interesse delle quasi 100 famiglie che devono trovare sostentamento dal rapporto di lavoro in essere con la De Vizia .

Ad ogni buon conto, anche per rimarcare lo spirito di collaborazione interistituzionale, che caratterizza soggetti come Irpiniambiente e non certo i soggetti privati e per rispetto di uno “stile” non codificato ma solitamente condiviso, questo sì anche tra pubblico e privato, Irpiniambiente augura alle maestranze di recuperare la giusta serenità d’animo, apprezzando lo sforzo che in queste ore hanno profuso, manifestato anche con insolita evidenza e partecipazione, alla cittadinanza di ritrovare un servizio efficiente e rispondente alle esigenze della comunità, sia residente nelle aree centrali che in quelle periferiche (dalle quali nelle ultime 48 ore pure sono giunte segnalazioni di mancate raccolte, come era pure preventivabile in una fase di passaggio di consegne) ed al nuovo soggetto gestore del servizio, di trovare ben presto la quadra relativamente a servizi che ancora non trovano risposta, come il ritiro ingombranti e raee a domicilio, ed il servizio di spazzamento, che se effettuato di notte, come è stato anticipato, potrebbe trovare l’opposizione della cittadinanza, come già accaduto in passato.

Auguriamo, inoltre, che anche Avellino, alla quale Irpiniambiente ha voluto lasciare l’ultima eredità della tariffa più bassa d’Italia, grazie alle economie create nella recente gestione, possa continuare a godere delle efficienze avute con Irpiniambiente, considerando che il nuovo soggetto potrà contare sul know-how e sull’abnegazione e sullo spirito di sacrifico delle maestranze e dei ruoli apicali formatisi, per decenni, nella società pubblica ed oggi in forza al nuovo soggetto.

La ritrovata serenità, inoltre, con la risoluzione del vulnus avellinese, porterà sicuri benefici alle altre realtà servite da Irpiniambiente, in primis sul versante dei risparmi relativi ai canoni di servizio e di seguito sull’efficientamento dei servizi di raccolta sul territorio irpino”.