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Immobili abbandonati e pericolosi per la pubblica incolumità. Segni particolari: sono del Comune di Napoli. Per tre di loro, arriva la richiesta urgente di messa in sicurezza. A firmarla è Nino Simeone, presidente della commissione Infrastrutture, Mobilità e Protezione Civile del consiglio comunale. La lettera protocollata è indirizzata ai dirigenti dei servizi Gestione del Patrimonio, Sicurezza Abitativa e Protezione Civile. Per conoscenza, anche agli assessori Edoardo Cosenza (Protezione Civile) e Pier Paolo Baretta (Patrimonio). L’intervento è richiesto per l’ex convento presso la stazione Metro Materdei; per il palazzo situato all’angolo tra via Bagnoli e via Diomede Carafa; e per un edificio in via del Lavinaio, angolo vico Zite al Lavinaio.

In realtà, le situazioni a rischio sarebbero molte di più. Tanti casi, ad esempio, si registrerebbero al Centro Storico. Altri sarebbero a Posillipo, nella zona di Marechiaro. E non si tratta soltanto di immobili di proprietà comunale. Ce ne sono di vari enti pubblici, ed anche religiosi. Servirebbe una mappatura completa, uno screening degli edifici. E quindi elaborare un ordine di priorità negli interventi. “Sono pervenute allo scrivente – si legge nella lettera di Simeone – numerose segnalazioni relative alle pericolose condizioni in cui versano alcuni edifici di proprietà del Comune di Napoli, che si presentano, ormai da molti anni, in stato di abbandono e di degrado, come mostrato nelle immagini allegate“. L’ex convento di Materdei è puntellato da impalcature, e vi si trovano rifiuti abbandonati di ogni tipo. Il palazzo di Bagnoli è transennato, ed è stato interessato da diversi crolli all’interno. Crolli anche dentro al palazzo del Lavinaio, dove all’esterno c’è stata una caduta di calcinacci.

Tale situazione – rileva il presidente della commissione Protezione Civile – è estremamente rischiosa, soprattutto considerato che questi edifici sono adiacenti a palazzi abitati ed attività economiche e si trovano in zone densamente popolate“. Inoltre, “lo stato di incuria e degrado in cui versano determina anche rischi di tipo igienico-sanitario, per la presenza di rifiuti, ratti ed insetti“. Insomma, non c’è tempo da perdere. Simeone chiede “di provvedere con urgenza alla verifica dei luoghi ed alla messa in sicurezza di tali immobili, a tutela della pubblica incolumità”. La commissione vuole anche una relazione “sulle attività finora intraprese per garantire la sicurezza dei luoghi e sulle azioni di recupero e ristrutturazione eventualmente programmate per i suddetti edifici“. Ma soprattutto, si invoca una celere risposta. 

Il palazzo a Materdei
Il palazzo di Bagnoli
L’edificio al Lavinaio