Appena mercoledì scorso l’assessore Marchiello aveva annunciato il rilascio dell’impianto “entro il 12 novembre“, pena l’intervento della forza pubblica. Ma alla Regione, al 13 novembre, lo stadio Collana non è stato riconsegnato dall’ex concessionaria. E di forza pubblica, nei dintorni, non se ne vede. Nessuno però si è asserragliato nello stadio del Vomero. E lo scenario sarebbe tutt’altro che conflittuale. A spiegarlo è l’avvocato Francesco Montemurro, che per l’ex gestore Giano cura le operazioni di rilascio. “Purtroppo – dichiara ad Anteprima24 – arrivano a volte dichiarazioni non sempre concordanti tra quello che accade e quello che viene dichiarato. La verità è che si procederà certamente ad un rilascio concordato e spontaneo, nei prossimi giorni“. Dunque, nessuna resistenza da Giano. Ma la procedura non è semplice. “È una consegna che stiamo facendo differita e a step, perché – dice il legale – è una consegna complessa di un impianto complesso, su cui sono in corso varie attività“. Ad esempio “lo stato di consistenza dell’ampio complesso che andiamo a restituire“. Si tratta, cioè, di un un atto ricognitivo, per rendere certa la situazione dei luoghi. Nel verbale va inserita la descrizione degli elementi quantitativi e qualitativi dei beni. Perciò, “alcune operazioni sono rallentate per la conclusione dello stato di consistenza“. Tuttavia, secondo Montemurro, non c’è molto da attendere. La vicenda “volge proprio al termine, quindi realmente stiamo parlando di questione di giorni per la consegna definitiva“. Peraltro, la Regione è stata già reimmessa in possesso negli spazi esterni. Nel frattempo migliaia di atleti, di famiglie, sono col fiato sospeso.
Sulle parole di Marchiello – in risposta a un’interrogazione della consigliera Muscarà – il legale si è fatto un’idea. “Probabilmente – afferma – tutto nasce da una posizione abbastanza ‘giudiziaria’ in passato, che vedeva le parti in posizioni fortemente conflittuali, tese da un lato alla conservazione dei rapporti contrattuali, da parte di Giano, e dall’altro lato alla risoluzione dei rapporti contrattuali, per la Regione“. Invece “oggi questo tipo di contrapposizione non c’è più, nel senso che la Giano intende rilasciare e sta rilasciando”.
Ma c’è dell’altro. L’assessore regionale, nel suo intervento, aveva parlato di una trattativa parallela. Il tema sono le attrezzature della Giano, presenti nell’impianto. La Regione aveva mostrato interesse ad acquisirle. Le parti, però, non avevano trovato l’intesa sul prezzo. L’offerta di Palazzo Santa Lucia, stando a Marchiello, era ferma al 40% del valore di fattura Iva. La società chiedeva il 70%. Il negoziato, comunque, può ripartire. “Per garantire nel miglior modo possibile una continuità delle attività svolte all’interno della struttura – sottolinea Montemurro -, l’operazione più conveniente è quella di rilasciare con tutti gli allestimenti, che sono sostanzialmente di nuovo acquisto, in favore della Regione. Questo, per il momento ha trovato le posizioni delle parti non d’accordo sul corrispettivo. Ma la Giano cercherà di venire ulteriormente incontro a quelle che sono state le indicazioni economiche rappresentateci, per trovare anche in questo caso un finale che prevederà l’acquisizione di questi beni in favore dell’ente pubblico“. Insomma, il legale assicura: “Noi siamo aperti, e stiamo tentando di portare un accordo su questo aspetto“. L’impasse potrebbe davvero sbloccarsi a breve.