Guardare avanti. Ricominciare. Farlo senza un pezzo di cuore. Senza una figlia.
E’ un’impresa ardua, forse impossibile, quella a cui sono chiamati Giuseppe Cutillo e sua moglie Rosa Picariello, famiglia di Montefalcione, la cui esistenza da poco più di sei mesi è stata sconvolta senza via di ritorno per la perdita della loro unica e amata figlia.
Oggi la loro Mariantonietta avrebbe compiuto 16 anni e il papà e la mamma si trovano a vivere questa ricorrenza senza poter vedere la loro bambina- perchè si sa i figli rimangono sempre bambini nel cuore dei gentiori- possa spegnere le candeline o aspettare tredipante il regalo.
Si ritrovano in casa da soli, nel gelo di novembre e dei loro cuori spezzati per sempre, con la consapevolezza che occorre guardare avanti, ma senza sapere dove scavare per poter superare un dolore tanto profondo.
Giuseppe e Rosa oggi hanno preferito non aprire la macelleria che gestiscono nella vicina Manocalzati, così come hanno scelto di evitare quasiasi manifestazione pubblica, come pure in questi mesi in tanti hanno organizzati per tenere vivo il ricordo di MariaAntonietta.
Una delle più toccanti, tra le tante, il memorial svolto a settembre, nel giorno di Santa Maria. (CLICCA QUI PER LEGGERE)
“Camminerò, a un passo da te, e fermeremo il vento come dentro agli uragani” , hanno cantato i bambini quel tiepido sabato di settemnre mentre i palloncini volavano in cielo verso Mariantonietta.
Ma quella di oggi è una giornata troppo particolare, intima, dolorosa. Il compleanno segna la vita che va avanti, che fiorisce. La vita terrena di Mariantonietta si è fermata e il dolore, la tristezza, la rabbia sono sentimenti prevalenti e fisiologici.
Il sorriso, la gioia e l’entusiasmo di Mary continuano ad alimentare il suo ricordo nella quotidianità dei suoi genitori.
Qualche giorno fa papà Giuseppe ha condiviso una frase del libro “A chi non c’è più” dell’autrice Sara Bianchini: “Quando una persona cara, che tanto ti ha amato se ne va, l’essenza del suo amore ti rimante addosso, per non abbandonarti mai. Perchè l’amore non svanisce, ma rimane impresso nell’anima per sempre”.
La loro bambina ora vive nel Regno dei Cieli e per quanto l’amore sia immortale, fa male come una lama di coltello il distacco nella vita terrena.
Ed allora sembrano quanto mai attuali e calzanti le parole di Madre Teresa di Calcutta: “È necessaria l’infelicità per capire la gioia… la morte per comprendere la vita. Perciò affronta e abbraccia la tristezza quando viene”.