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Il Presidente Mattarella ha commentato tutto quello che ha visto con parole molto lusinghiere. A Mezzocannone ha apprezzato l’installazione, ci siamo soffermati a lungo sul significato della lettera di Federico II apprezzandone il contenuto, gli è piaciuto molto anche il volume che gli abbiamo donato prodotto dalla Società Geografica Italiana e la medaglia dell’ateneo. E poi è rimasto piacevolmente colpito quando la Nuova Orchestra Scarlatti ha eseguito l’inno dell’ateneo alla cui storia si è mostrato molto interessato”. A ripercorrere la mattinata del Capo dello Stato, divisa in due distinti appuntamenti in altrettante sedi dell’Università Federico II, nell’ambito delle celebrazioni per gli 800 anni di vita, è il rettore dell’ateneo partenopeo Matteo Lorito.
Il Presidente – ha riferito parlando con i cronisti – era molto interessato alla storia dell’ateneo e ai grandi personaggi che hanno calpestato le nostre aule. Ho provato a raccontargli in pochi minuti la nostra storia. Non avevamo la certezza che volesse prendere la parola e invece lo ha fatto con un intervento che è stato sì di altissimo profilo ma anche carico di sentimenti e buoni auspici. Ci ha fatto piacere abbia accettato anche il successivo invito a Scampia e anche lì ci ha colpito che abbia voluto parlare pur non essendo previsto”.
A Scampia Mattarella si è intrattenuto con i giovani ricercatori dei laboratori scientifici: “Ha constatato che si tratta di giovani dottori e ha colto il significato per il territorio di avere qui a Scampia un laboratorio pediatrico e poi ha apprezzato molto il nostro laboratorio dedicato all’innovazione tecnologica. Insieme abbiamo toccato con mano come oggi un medico possa entrare virtualmente negli organi dell’ammalato e metterli al centro della stanza, cosi come ha apprezzato la piattaforma di monitoraggio delle patologie a distanza”.
A conclusione della visita Mattarella ha sottolineato l’importanza per Scampia di un insediamento universitario.
Il Presidente – ha riferito Lorito – ha detto questo è un futuro che diventa presente e il fatto che avvenga a Scampia è un grandissimo segnale perché nelle periferie solitamente l’innovazione arriva più tardi. Mentre questa volta si parte dalle periferie”.