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Il giudice di Roma ha deciso di riaprire le indagini sulla morte di Mario Paciolla, il cooperante napoletano trovato morto il 15 luglio del 2020 in Colombia dove si trovava per conto dell’Onu. La famiglia, gli amici di Mario, non hanno mai creduto alla tesi del suicidio e tutti noi siamo stati e saremo sempre vicini alla famiglia di Mario Paciolla nel chiedere verità e giustizia”. Così Sandro Ruotolo, della segreteria nazionale del Partito democratico.

Pochi mesi fa ho chiesto con un’interrogazione al ministro degli Esteri di tenere informato il Parlamento sulla cooperazione con le organizzazioni internazionali e le autorità straniere rispetto all’omicidio di Mario Paciolla. La risposta della Farnesina – pur comprendendo le regole delle diplomazia – era stata assolutamente insufficiente, anzi inaccettabile davanti alla morte di un nostro concittadino”. Così il deputato del Movimento 5 stelle Dario Carotenuto.
Oggi – prosegue Carotenuto – la bella notizia che il giudice per le indagini preliminari ha disposto ulteriore indagini per chiarire le responsabilità della morte del cooperante napoletano, trovato senza vita il 15 luglio del 2020 in Colombia. Una scintilla di speranza per tutti quelli – a partire dai suoi cari – che chiedono di fare piena luce su una vicenda ancora molto oscura. Ed è proprio la famiglia Paciolla, assieme alla scorta mediatica che ha tenuto i fari accesi sulla vicenda, che va ringraziata per quello che ha fatto in questi mesi. Per l’ostinata determinazione nel chiedere verità e giustizia”.