Manodopera italiana e straniera irregolare e macchinari altamente performanti per violare il Made in Italy. Non solo. Impianti manomessi per renderle più spedita la produzione esponendo però gli operai a gravi rischi: è quanto ha scoperto il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli che nella provincia partenopea, nell’ambito di una serie di controlli ha sequestrato tre attività commerciali irregolari, due delle quali completamente abusive e sconosciute al fisco, e individuato cinque lavoratori in nero.
I titolari di tre opifici sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Nola per gravi violazioni delle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, nella gestione dei rifiuti e per i reati di frode nell’esercizio in commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci. I controlli dei finanzieri di Ottaviano sono stati eseguiti tra Terzigno, San Gennaro Vesuviano e San Giuseppe Vesuviano. Tra le fabbriche scoperte ne figura una dove si producevano abusivamente guanciali da letto: oltre ai cuscini già confezionati e alle materie prime sparse per i locali, sono state sequestrate 12mila brochure illustrative, riportanti, a chiare lettere, la dicitura “Made in Italy” e sulle quali venivano menzionate ipotetiche qualità, caratteristiche e proprietà dei prodotti, come “guanciale anallergico”, “anti acaro”, “ortopedico”, “memory 100%” e “aloe vera”.
Sequestrati anche 7 locali con un’estensione di 540 mq, 153 macchinari, tavoli da lavoro e attrezzature di produzione e confezionamento, 350 utensili di varia natura, 385.650 accessori d’abbigliamento e per lavorazione tessile, 29.772 capi finiti o semilavorati, 8.074 tra guanciali, federe e accessori, 12.000 brochure illustrative, 395.030 metri di materiale tessile e stoffa, kg 6.300 di spugna, nonché kg 820 di rifiuti speciali non pericolosi, rinvenuti nei luoghi di lavoro.