Di proroga in proroga si può aspettare il 2025 per conoscere il destino definito della propria esperienza di lavoro? E’ questa la domanda che i 24 addetti ai servizi socio-sanitari dell’Asl di Benevento assunti ai tempi della pandemia da Covid 19 hanno posto questa mattina in presidio all’Asl di Benevento nel corso di una manifestazione di protesta indetta dalla Cgil in via Oderisio.
Tutti i dipendenti hanno raggiunto i requisiti per la stabilizzazione. Com’è noto, la norma che ha consentito l’assunzione a tempo determinato di questi operatori in occasione della emergenza pandemica prevede che sia possibile la proroga del posto di lavoro fino allo scadere del 31 dicembre 2025 e, ad onor del vero, la Direzione Amministrativa dell’Asl ha finora sempre concesso la proroga del posto di lavoro per gli addetti a suo tempo assunti per prestazioni di lavoro presso le RSA e la Casa Circondariale di Benevento. E’ evidente, dicono al Sindacato Cgil, che questa persone non possono essere tenute in bilico per altri 24 mesi senza una certezza per il proprio posto di lavoro che va avanti di scadenza in scadenza. E’ una situazione di stress intollerabile, dicono alla Cgil. Peraltro, il manager Gennaro Volpe non perde l’occasione per denunciare pubblicamente le gravi carenze negli organici della sanità beneventana in particolare per quanto concerne infermieri e operatori socio-sanitari: dunque perché mai non si stabilizzano questi lavoratori?
Il segretario della Fp Cgil Domenico Raffa ha sottolineato: “L’ulteriore proroga avuta qualche giorno fa è una nostra vittoria. Sin da subito abbiamo portato avanti la battaglia affinchè ottenessimo questo risultato. Soltanto tre persone sono state stabilizzate, altri 15 sono rimasti fuori. Chiediamo che le proroghe continuino per non lasciare fuori queste persone dal ciclo produttivo e si garantiscano i livelli assistenziali. Inoltre chiediamo di riaggiornare questa graduatoria e al management di incrementare il piano di fabbisogno del personale. Loro affermano di avere bisogno di soltanto 3 operatori socio sanitari. Venga subito modificato”.
Appello al direttore dell’Asl: “Chiediamo al direttore Volpe un perimetro di umanità per tenere dentro queste persone che hanno lavorato per l’Azienda“. Presente questa mattina anche Antimo Morlando, rappresentante territoriale per la Cgil Funzione Pubblica Campania, che ha attaccato: “Ci troviamo in una situazione paradossale qui. Il personale c’è e vuole essere stabilizzato. In questi anni il personale è stato reclutato. Viviamo una crisi sanitaria con carenza del personale. Il direttore generale dovrebbe avere con se persone che ha garantito servizi e che è stato formato e invece ci troviamo in una fase con sevizi che non funzionano. Ci sono liste d’attesa e servizi che non danno risposte concrete”.