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La nota di Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Tony della Pia, segretario provinciale di Rifondazione comunista:

“Il Partito della Rifondazione Comunista partecipa e invita a partecipare alle manifestazioni per la pace che si terranno oggi 27 ottobre in tante città italiane e domani sabato 28 ottobre al corteo nazionale per la Palestina. Il corteo partirà alle 15 da Piazza di Porta San Paolo (Piramide) e si concluderà a Piazza San Giovanni.

Il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres ha detto la verità che i governi dei paesi NATO fanno finta di non conoscere. Bisogna scendere in piazza come sta accadendo in tutta Europa per esprimere la solidarietà al popolo palestinese e gridare “non in nostro nome”.
Il governo italiano e l’Unione Europea sono complici dei crimini di guerra che Netanyahu sta perpetrando contro la popolazione di Gaza.

Lo sono stati in questi anni non assumendo posizioni nette contro le sistematiche violazioni dei diritti umani, il regime di apartheid, la pulizia etnica, la violazione dei luoghi santi per musulmani e cristiani, l’uccisione di civili da parte di militari e coloni estremisti. Lo sono ora che Israele bombarda e assedia Gaza.

Ancora una volta assistiamo alla totale subalternità del governo italiano e dell’Unione Europea agli Stati Uniti e quindi alla totale immedesimazione con Israele.

La condanna dell’attacco ai civili e il cordoglio al popolo israeliano erano atti dovuti, non lo sono l’accondiscendenza e il sostegno ai crimini di guerra di Netanyahu. Nei nostri media si sta ripetendo la stessa dinamica che abbiamo visto all’opera dall’invasione russa dell’Ucraina. Una narrazione unilaterale che ignora le radici del conflitto e disumanizza il nemico.

Noi condanniamo tutti gli attacchi contro i civili. Che siano da parte di Hamas o del governo Israeliano. Ma esiste un aggressore, Israele, e un aggredito, il popolo palestinese. Esiste uno stato che pratica l’apartheid, occupa territori altrui, viola il diritto internazionale impunemente. Ed esiste un popolo che resiste e lotta per veder riconosciuti i suoi diritti.

Esiste una comunità internazionale, in primis gli Usa e la UE, muta e complice nei confronti dei crimini israeliani, che avalla da anni le continue prepotenze del governo israeliano.
Esprimiamo la nostra solidarietà al popolo palestinese e a chi in Israele si batte per la fine dell’occupazione e dell’apartheid. Bisogna scendere in piazza per fermare il massacro in corso, per il cessate il fuoco, per riaprire la strada della ricerca di una pace duratura fondata sul riconoscimento dei diritti del popolo palestinese.

Chiediamo che il governo e il parlamento italiano condannino i bombardamenti e l’assedio di Gaza con la stessa determinazione con cui lo han fatto rispetto agli attacchi contro i civili da parte di Hamas, riconoscano lo Stato di Palestina, si attivino per la protezione delle popolazioni civili e il cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e la fine del blocco di Gaza, sospendano l’accordo di cooperazione militare con Israele fino a che non rispetterà le risoluzioni dell’ONU, ritirandosi dai territori palestinesi occupati illegalmente rientrando nei confini del 1967.

L’Italia, invece di continuare a coprire i crimini contro il popolo palestinese, deve tornare a svolgere un ruolo attivo per un processo di pace che garantisca la fine dell’occupazione israeliana e il rispetto del diritto internazionale.
Denunciamo il doppiopesismo dell’Unione Europea e della Presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen che definiva i bombardamenti del governo russo su civili e infrastrutture civili come crimini contro l’umanità e invece ora appoggia e tace sui bombardamenti massicci del governo israeliano su civili e infrastrutture a Gaza in un quadro di un vero e proprio assedio e di una deportazione di massa. Questo doppio standard è indegno e per questo chiediamo le dimissioni di Ursula Von Der Leyen”.