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Una bara bianca con sopra una foto, rose rosse, fiori bianchi e blu, al centro della navata della Chiesa Collegiata di Cerreto D’Esi (Ancona), gremita per l’ultimo saluto a Concetta Marruocco, la 53enne infermiera uccisa a coltellate dal marito, Franco Panariello, dal quale si stava separando, intorno alle 3 del mattino del 14 ottobre scorso.
In chiesa sindaci del territorio, con in testa il primo cittadino di Cerreto d’Esi David Grillini, istituzioni, associazioni come Artemisia che gestisce un centro antiviolenza, tanti cittadini del luogo e non solo. Ad officiare le esequie il vescovo della Diocesi Fabriano-Camerino Francesco Massara.

Una terribile tristezza ci ha sorpresi con inaudita violenza e, ora, fa traboccare i nostri cuori di un dolore indescrivibile – ha detto il presule. L’omicidio di una donna, di una moglie e di una madre che, stavolta, si chiama Concetta, colpita per mano di un uomo che ha compiuto contro di lei un irreparabile ed assurdo gesto di morte”.
Massara ha chiesto perdono “perché ancora una volta, come comunità umana, sociale e religiosa, non abbiamo saputo fare tutto il necessario per evitare che l’ennesima crisi familiare sfociasse in tanto pianto, dolore, sangue, oscurità e morte. La strada fatta di autenticità nelle relazioni e di solidarietà tra di noi – ha aggiunto – è l’unica percorribile se vogliamo interrompere qualsiasi spirale di odio e rancore, se non vogliamo più piangere il sogno di una vita prematuramente spezzata, i sogni di questa donna che era compagna, sorella e madre, e desiderava semplicemente un luogo, una vita in cui potersi sentire amata nella sua unicità irripetibile”. E in chiusura ha invocato misericordia per “tutti coloro che sono particolarmente coinvolti in questo dramma, vittime e carnefice, nessuno escluso”.