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Napoli è una carta sporca, cantava Pino Daniele. E dopo 50 anni, è ancora lì il problema dell’igiene urbana. Anzi, sono ormai incessanti le proteste dei cittadini. Alle accuse, rimbombate anche nell’ultimo consiglio comunale, risponde l’assessore Vincenzo Santagada. “Io non dico che in questo momento la città è come vorrei – premette -, ma senz’altro è migliore rispetto a un anno e mezzo fa“. L’assessore all’igiene urbana parla davanti al consiglio della municipalità Vomero-Arenella. Più di un consigliere esprime lamentele. Uno dei nodi principali, come risaputo, sono i conferimenti fuori orario. Un fenomeno di massa, quasi. Molti invocano controlli, e sanzioni ai trasgressori. Santagada deve fare i conti con gli organici. Riferisce che gli “ispettori Asia al momento sono due”. Lui, tuttavia, ha “chiesto di incrementare il numero di ispettori ed è stato fatto un concorso interno”. La procedura ha selezionato 20 unità, “in questo momento stanno facendo il corso di formazione”.

D’altronde, ci sono pure “pochissime unità della polizia ambientale dedicate al controllo”. Qui l’assessore, però, si toglie qualche sassolino dalle scarpe. “L’ho detto all’assessore De Iesu – spiega -, i vigili li vedo ogno giorno e gli vado a rompere le scatole ogni giorno. Se tu stai lì e vedi che uno sta conferendo in modo errato, non puoi abbassare la testa, devi andare dal cittadino o dal titolare dell’attività commerciale e invitarlo a non conferire in modo errato“. Su un punto, però, Santagada ci tiene a precisare. “La città non è sporca, la mattina è pulita” sostiene. Poi qualcosa accade, a dire il vero. “Man mano che passano le ore – ammette l’assessore – , nel primo pomeriggio comincia a calare. Fino ad arrivare alla sera che, purtroppo, in alcune aree è inguardabile“.

Anche qui Santagada pensa di correre ai ripari. “Il servizio dei cartoni – dice – è affidato a ditte esterne, al gestore ho chiesto: se questo è un servizio esternalizzato perché deve cominciare all’una di notte? Deve cominciare alle 21.30“. Perché, secondo lui, “se vado a togliere i cartoni alle 21.30, la città non è sporca, ci sono solo le buste che vengono conferite“. Insomma, le criticità ci sono eccome. E nemmeno i concorsi all’Asia, sinora, hanno permesso un cambio di passo. Ma Santagada avverte: “Io non ho 450 persone in più, perché nel frattempo ne sono uscite almeno 250. Quindici persone ogni mese vanno in pensione“. E in attesa di implementare i controlli, l’assessore ne studia un’altra. “Ho chiesto al sindaco – annuncia – un mezzo mobile dall 8 alle 20, in via sperimentale in alcune municipalità, per camminare in giro e raccogliere tutto ciò che i cittadini vanno a conferire fuori orario, per mantenere la città sempre pulita“. Per Santagada l’obiettivo è quello: arduo, finora.