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Era del 1998 la sentenza con la quale si chiedeva la demolizione di un capannone costruito senza le regolari licenze a Torre Annunziata (Napoli).
Venticinque anni dopo è arrivato l’abbattimento. Lo spiegano fonti della Procura oplontina, spiegando che l’attività è arrivata in esecuzione di un ordine emesso dal tribunale torrese. A finire giù un capannone industriale, con struttura principale e secondaria in acciaio, della superficie di circa 800 metri quadrati, realizzato “con strutture in carpenteria metallica – si legge in una nota – pilastri in ferro tipo T di sei metri di altezza e copertura con capriate reticolari a campata unica e sovrastanti lamiere grecate, completamente tompagnata con pannellature di lamiera, con alcuni varchi e porte d’ingresso”.
Il manufatto si trovava in via Settetermini, in un’area sottoposta a vincolo sismico, e l’abbattimento è stato eseguito direttamente dal proprietario, in regime di autodemolizione, senza anticipazione di spese da parte del Comune e della Cassa Depositi e Prestiti.