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Un’interrogazione al ministro dell’Interno e un presidio, dopo la denuncia di un’aggressione “di stampo neofascista”. Vittima un 42enne napoletano, residente al Vomero, lo scorso 12 ottobre. Ad aggredirlo 4 persone, nei pressi di via Morghen, poco dopo le 23. A indirizzare i sospetti sulla matrice politica, il bottino degli assalitori: un giubbino con la toppa “antifa”. Alla vittima hanno invece lasciato cellulare e portafogli. Sul fatto indaga la Digos. “L’aggressione di stampo fascista al Vomero non può essere sottovalutata – afferma Dario Carotenuto, deputato del M5S -: un atto squadrista contro un uomo la cui unica colpa era quella di avere un giubbino con sul bavero la scritta Antifa. Il nostro è un Paese nato dall’antifascismo i cui valori repubblicani nascono proprio dopo gli anni bui del Ventennio“. Carotenuto e la collega pentastellata Gilda Sportiello hanno deciso di presentare un’interrogazione al ministro Piantedosi.

In segno di solidarietà, è stata convocata una manifestazione, domenica 29 ottobre alle 11, davanti alla scuola Vanvitelli in via Luca Giordano. Al presidio hanno sinora aderito diverse sigle: Rete Sociale No-Box, demA, Potere al Popolo, Unione Popolare, PCI Federazione di Napoli, Giardino liberato di Materdei, Cobas Napoli, ANPI Lenuccia, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Iskra, Gridas, USB Campania, Comitato per la rinascita di Soccavo, Associazione Claudio Miccoli, Ex OPG Je so’ pazzo, Associazione Unità delle sinistre, Coordinamento territoriale di Scampia, Coordinamento periferie unite, Comitato Pace e Disarmo. Tra gli aderenti anche la consigliera regionale Maria Muscarà, il presidente dell’ottava municipalità, Nicola Nardella, l’ex sindaco Luigi de Magistris.

Gli organizzatori del presidio lanciano l’allarme su “una violenza squadrista di cui si era quasi persa la memoria, che torna alla ribalta non a caso in tempi come questi“. L’obiettivo è “che arrivi chiaro e forte il messaggio che non bisogna abbassare la testa e rimanere in silenzio, facendosi scivolare addosso tutta questa melma come se fosse una cosa normale“. L’invito a partecipare è a “tutti i cittadini, le associazioni, i comitati, le organizzazioni antifasciste”.