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C’è una nuova tappa nella storia di Michele Pirozzolo, il beneventano scomparso all’alba del 27 di settembre, con la propria auto. Una prima traccia che ha portato a Palermo, ora la direzione è diversa, ben più distante.

Le telecamere di Chi l’ha visto? sono arrivate a Benevento per intervistare la nipote Daniela e il fratello Silvio.

Mio zio non si è mai assentato per tutto questo tempo, certo ogni tanto si allontanava ma poi tornava sempre. Speriamo di riuscire a sapere qualcosa. L’ultima volta che ci siamo visti era al ritorno dalle mie vacanze, al bivio di Contrada San Vitale. Era venuto solo per salutarmi e aveva percepito che c’era qualcosa di diverso ma non avevo capito”.

Uomo abitudinario e solitario, con l’abitudine del vestirsi elegante quando usciva e la mania dell’igiene tanto, così continua il racconto, da lavarsi le mani con l’alcol etilico. E per un uomo così ordinato, è parso strano al fratello vedere del cibo rimasto nella sua stanza.

Le indagini sono partite da un po’, la sua auto è stata ritrovata all’aeroporto di Fiumicino, lasciata lì 24 ore dopo la sua scomparsa, alle 5 del mattino. Potrebbe aver preso un aereo. La direzione non si sa, ma il particolare raccontato dal fratello apre a un nuovo indizio: la California.

Negli Stati Uniti c’erano dei parenti e Michele, una trentina di anni fa, fece la pazzia di andare a trovare dei parenti col solo indirizzo in mano. Potrebbe essere tornato per trovare persone che, però, adesso non ci sono più e lui non lo sa. Un fatto che potrebbe averlo destabilizzato e messo in difficoltà. Altro aspetto che porta a spingere sulla California: negli ultimi giorni sono stati registrati dei movimenti sul suo conto proprio da quella zona degli Stati Uniti.

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