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Auto e moto sono ovunque. Strisce pedonali invase, marciapiedi occupati militarmente. Perfino gli scivoli per disabili sono bloccati. Ma Fabrizio S., 55enne in carrozzina, non si è dato per vinto. E armato di cellulare ha scattato foto, documentato lo scempio quotidiano.  Ha girato per Colli Aminei e Capodimonte. Tuttavia il problema, a Napoli, è riscontrabile ovunque. Questa non è una città per disabili.

A ribadirlo è il dossier fotografico di Fabrizio. Un’iniziativa per sensibilizzare le autorità, anzitutto. Loro sarebbero tenute a controllare e sanzionare i trasgressori. Le immagini sono decine. La mobilità, per un diversamente abile, assomiglia a una gimkana. Talvolta è proprio impossibile. Ogni giorno, spiega il 53enne, si trova chi “parcheggia la macchina sulle strisce pedonali, tra i paletti di discesa per disabili“. Un guaio per chi è sulla sedia a rotelle, ma non solo. Sono ostruiti gli accessi anche ai “passeggini, alle barelle del pronto soccorso o ai carrelli dei Vigili del Fuoco“.

Insomma, c’è una città egoista, contro la città più fragile. Le considerazioni da fare sono tante. E sempre amare. “Mi dispiace davvero tanto per l’inciviltà delle persone che pensano solo al proprio tornaconto” sbotta Fabrizio. Ed è impossibile dargli torto.