Al Comune di Napoli c’è la conferenza stampa su primi 2 anni di mandato. Nell’occasione il sindaco-professore Manfredi si autopromuove, assegnandosi una “ottima sufficienza“, quasi un ossimoro. In compenso, emerge in controluce la crisi dell’opposizione di centrodestra. Non c’è infatti una nota unitaria degli alleati, ma un affondo solitario di Forza Italia. E in più, i due consiglieri Iris Savastano e Salvatore Guangi, sottolineano che “Forza Italia è l’unica voce critica in consiglio che porta i temi dalle strade fin dentro il palazzo”. Agli alleati, insomma, fischieranno le orecchie. Con l’opposizione in pezzi, ha gioco facile Manfredi ad autocelebrarsi. Qualche perplessità, invero, la suscitano certi traguardi vantati dall’amministrazione. Risultati riassunti da un video, della durata di 6 minuti e 34 secondi. Nel settore trasporti, ad esempio, si parla di “Napoli più veloce, nuovi treni sulla linea 1“. Sui tempi di percorrenza dei mezzi su gomma, ma anche su ferro, molti potrebbero obiettare. Senza scordare che i nuovi convogli, prima del Covid, furono acquistati dalla vecchia amministrazione. Tra i vanti della giunta Manfredi, pure il capitolo funicolare di Chiaia: “Aperto il cantiere”. Peccato ci sia voluto un anno, durante il quale la funicolare è rimasta chiusa. E ce ne vorrà forse un altro, per rivederla aperta. In totale farebbero due anni di stop.
Alla voce territorio, il Comune esibisce la riapertura del lido di Bagnoli. La spiaggia comunale è fruibile, dopo molto tempo. Ma solo per l’elioterapia. Il mare, infatti, resta inquinato e non balneabile. Altro capitolo spinoso è la raccolta rifiuti. Oggi Manfredi rilancia: “Supereremo la barriera del 40% di raccolta differenziata”. Nel suo programma elettorale del 2021, scriveva: “Si registra una ancora troppo ridotta percentuale di raccolta differenziata (poco meno del 40%), sensibilmente al di sotto del valore nazionale e regionale e dell’obiettivo di legge (pari al 65%)”. L’impressione, in assenza di dati recenti, è di una differenziata sempre impantanata. In effetti, il sindaco ammette che “siamo sotto la media regionale”. Si giustifica: “Senza impiantistica ci sono costi enormi di smaltimento ma poca qualità di smaltimento”. E poi snocciola numeri: con lui “Asia ha perfezionato l’acquisto di 177 mezzi nuovi per la raccolta e lo smaltimento di rifiuti, di cui 30 elettrici, in arrivo tutti entro la fine dell’anno. Sono inoltre stati indetti 3 diversi concorsi con l’assunzione di 519 operatori”. Altre 285 assunzioni sono annunciate per il 2024 e 2025. In generale, quindi, Manfredi pensa di aver lavorato bene. “Non dimentichiamoci da dove siamo partiti – ammonisce -. Quando mi sono candidato avevamo una città in ginocchio, che ora si è rialzata“. Per comprovarlo, cita i conti. “Sul debito abbiamo già ottenuto i primi risultati – assicura -. Il debito commerciale si è ridotto del 25% circa nel 2022 e di un ulteriore 15% atteso nel 2023“. E poi “Fitch Ratings ha migliorato il rating della città a BB+ valutando positivamente l’adesione al Patto per Napoli”.
Un bilancio, viceversa, considerato “fallimentare” da Forza Italia. “Abbiamo assistito alla conferenza stampa in pompa magna del sindaco Manfredi per raccontare la nuova Napoli – affermano Guangi e Savastano -, una città che fa concorrenza a Zurigo e Berna per pulizia e qualità dei servizi. Le favole sono sempre belle da raccontare ma è tempo di guardare in faccia la realtà“. Secondo i forzisti “in questi due anni la città non è per nulla migliorata, le periferie sono in un degrado perenne, la raccolta differenziata ferma al palo, le partecipate restano in condizioni di precario equilibrio che danneggia la città“. Ma con una maggioranza blindata, Manfredi può tirare dritto.