I promotori della petizione per l’abbattimento dell’antenna sorta un anno fa a via Caracciano, il 03.10.2023 hanno trasmesso al Comune di Airola importanti documenti urbanistici utili all’Ente per sostenere meglio le pretese della petizione, nell’ambito del contenzioso in atto dinanzi al TAR che si concluderà il giorno 08.11.2023. Tale informazione non è stata condivisa con i Consiglieri di Minoranza, nonostante fossero tra i destinatari, quali cariche elettive del Consiglio Comunale di Airola.
Alla luce di tale ritardo e per fare chiarezza sulla situazione, i Consiglieri Abbate Giulia, Falzarano Gennaro, Maltese Giuseppe, Stravino Giuseppe e Supino Biagio, il 16.10.2023, hanno chiesto la convocazione della Commissione Consiliare Permanente Lavori Pubblici – Patrimonio – Urbanistica, perché, entro dieci giorni, il Sindaco o l’Assessore al ramo informino l’organo collegiale sugli esiti delle azioni che il Comune avrebbe dovuto all’uopo condurre in osservanza delle deliberazioni consiliari n. 25 del 29.4.23 e n. 32 del 7.6.23, ovvero se il Sindaco e la Giunta hanno organizzato e condotto le urgenti trattative con le società Cellnex Spa e Opnet Spa finalizzate ad una definizione stragiudiziale della controversia, onde verificare la possibile delocalizzazione dell’antenna e a che punto è l’adozione del Regolamento per il posizionamento delle Antenne sul territorio comunale.
“Si spera che il Sindaco, il Presidente del Consiglio Comunale ed il Presidente della Commissione Consiliare Permanente “Lavori Pubblici – Patrimonio – Urbanistica“ del Comune di Airola, non perdano – si legge in una nota – anche questa occasione di democrazia e trasparenza e che si adoperino per predisporre un documento giuridico efficace da portare in sede giudiziaria per non svilire il Consiglio Comunale aperto, previsto all’esito del contenzioso pendente innanzi al T.A.R. Campania – Napoli, utilizzandolo solo per annunciare la soccombenza del Comune di Airola, nel tentativo di scaricare sulle decisioni della magistratura quelle che di fatto sono le responsabilità politiche ed amministrative del disastro ambientale che oggi si cerca di arginare, perché il Comune è stato lento e tardivo in ogni fase del procedimento, quest’ultimo caratterizzato dal silenzio assenso con cui sono stati dati i permessi per costruire l’antenna e la mancata pubblicità che ha impedito ai cittadini di potere difendere la propria salute ed il proprio territorio, atteso che il Sindaco e la Giunta, eletti anche per questo, fino ad ora, di fatto, non hanno provveduto a farlo”.